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Cronaca Sarmato

Sparò ai ladri di gasolio, lui a giudizio per tentato omicidio e tre romeni per tentato furto

Cinque rinvii a giudizio sono stati disposti per la drammatica sparatoria avvenuta nella notte del 6 ottobre del 2011 sotto il ponte sulla Mottaziana, a Borgonovo. L'imprenditore che sparò ai ladri ha scelto il rito abbreviato, condizionandolo a una perizia balistica e a una medico legale

Cinque rinvii a giudizio sono stati disposti per la drammatica sparatoria avvenuta nella notte del 6 ottobre del 2011 sotto il ponte sulla Mottaziana, a Borgonovo. Un imprenditore, dopo aver subito l’ennesimo furto di gasolio era uscito armato di fucile, per affrontare i ladri. Venuto a contatto con uno di loro lo ferì con un colpo di fucile. Sparato apposta e da vicino, secondo il pm Ornella Chicca: sparato accidentalmente dopo essere scivolato, secondo il difensore avvocato Paolo Fiori. Davanti al gip Elena Stoppini si sono presentati i legali degli altri imputati.

Angelo Peveri è accusato di tentato omicidio, mentre un suo dipendente Gheorge Batezatu, assistito dall’avvocato Maria Cristina Gardella, di concorso nel tentato omicidio. Alla sbarra, poi, sono finiti anche i tre romeni accusati di tentato furto: Dorel Jucan - l’uomo ferito in modo più grave dai pallini - Florin Birchiu (entrambi difesi dall’avvocato milanese Andrea Tomaselli) e Andrei Ucrainet, assistito da Fabiola Paccagni, del Foro di Milano. Tutti e tre i romeni sono incensurati.

Per Peveri e Batezatu, i legali hanno chiesto il rito abbreviato che sarà condizionato a una perizia balistica e una medico legale. Gli altri, invece, hanno chiesto il patteggiamento. Nella vicenda giudiziaria compare anche un altro ferito: Ucrainet, infatti, aveva detto di essere stato raggiunto da un pallino al gomito. E anche su di lui ci sarà la perizia medica.

«All’esito dell’incidente - ha sostenuto Fiori - hanno contribuito un contesto particolare, le condizioni del luogo, l’ora notturna, il tentato furto di carburante, la concitazione. Non c’era alcuna volontà di ledere né di uccidere il cittadino romeno, come dimostrato dal fatto che i soccorsi sono stati immediatamente chiamati dallo stesso Peveri. Infine, ritengo inattendibile la versione del cittadino romeno».

Per quanto riguarda l’uomo che ha detto di essere stato colpito da un pallino di rimbalzo, Fiori ha detto che «quella versione è tutta da verificare. Di certo c’è che la denuncia è stata presentata dieci giorni dopo il fatto». Secondo la difesa di Peveri, l’uomo avrebbe inseguito i presunti ladri. Giunto sul greto del fiume, sotto il ponte, l’imprenditore si sarebbe visto spuntare alle spalle una figura. Si Sarebbe, però scivolato facendo partire un colpo dal fucile a pompa che ha raggiunto il romeno Jucan ferendolo al petto. Quest’ultimo ha già avanzato una richiesta di risarcimento per le ferite riportate.

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