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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Viale Malta

«Sporcizia in questura, noi agenti divenuti schiavi dello Stato»

Attacco del Sindacato autonomo di Polizia sulla mancanza di pulizia negli uffici: «Ci sentiamo privati del diritto di lavorare in un ambiente salubre con condizioni igienico-sanitarie accettabili»

«Preoccupazione, forte preoccupazione: questo è il sentimento che serpeggia fra il personale della Questura. Già era profondamente umiliato per lo stato dei locali in cui era costretto a ricevere il cittadino che, a vario titolo, si recava presso gli uffici di quella struttura. Infatti, dopo l'ennesima bravata notturna di un paio di ubriachi, lo stato igienico-sanitario dei locali dell'ufficio Volanti è peggiorato a tal punto da preoccupare gli operatori non solo per la loro salute ma anche quella delle loro famiglie, messe a repentaglio da tagli biechi che a ben poco serviranno a raddrizzare il bilancio statale se non verranno presi provvedimenti sugli sprechi reali». Lo afferma in una nota Ciro Passavati, segretario provinciale del Sap (Sindacato autonomo di polizia), a causa delle conseguenze dovute all'episodio avvenuto l'altra notte, quando due ubriachi hanno devastato gli uffici delle volanti e la sala fermati.

«Sangue e altri liquidi sparsi sui pavimenti degli uffici, uniti al conseguente fetore insopportabile, hanno portato il livello emergenziale della struttura da igienico a sanitario in quel settore della Questura. E le pulizie? Nessun problema! Già fissate per il venerdì, Due giorni dopo! Per i non addetti ai lavori due giorni di ufficio Volanti consistono in otto cambi turno ovvero altrettante occasioni in cui 8-10 poliziotti permangono per un tempo apprezzabile in quei locali. Padri di famiglia che, dopo il lavoro, portano a casa, ai loro familiari, germi e frustrazione. Non è bello dire a posteriori «l'avevamo detto» ma il documento che il Sap ha pubblicato nei primi giorni dell'anno aveva proprio lo scopo di evitare una situazione del genere. Noi, servitori dello Stato, ormai schiavi dello Stato, ci sentiamo servi della gleba senza diritti, nemmeno quello di lavorare in un ambiente salubre con condizioni igienico-sanitarie accettabili. Il Sap condanna questo tipo di gestione pubblica e chiede alle autorità competenti un intervento, una rimodulazione degli accordi previsti in materia di fondi assegnati al settore affinché l'operatore di polizia possa svolgere il proprio compito in un ambiente consono. Resta inteso che, innanzi ad un disinteressamento degli organi competenti, dichiareremo uno stato di agitazione a tutela di tutti i poliziotti con iniziative molto singolari».

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