Striscia di Gaza, sul cessate il fuoco l'appello di Piacenza
Sigle sindacali e istituzioni, insieme a tanta gente comune, donne e giovani. In duecento alla fiaccolata di ieri pomeriggio per dire basta alla guerra disumana della striscia di Gaza. E Palazzo Mercanti si appella al governo
Redazione
16 gennaio 2009 11:20
In un tripudio di luci, così si è svolta la fiaccolata per la pace organizzata ieri pomeriggio dalle sigle sindacali e alla quale ha aderito anche Palazzo Mercanti. Duecento persone, fra cittadini e istituzioni, hanno sfilato lungo via XX Settembre fino alla cattedrale, sul cui sagrato hanno depositato le torce accese. Neve e fuoco e silenzio per urlare no alla guerra.
Presenti Gianni Copelli, segretario provinciale Cgil con i colleghi Sandro Busca e Gianni Salerno (Cisl) e Massimiliano Borotti (Uil). Per il primo cittadino Roberto Reggi, questa guerra di Gaza è una strage di persone senza colpa che va risolta con un'azione di pace. E pace chiedono tutti i duecento partecipanti, un'azione simbolica e a distanza, ma che ha comunque la sua ragione d'essere.
Mentre le persone sfilano in corteo, il Consiglio comunale ha approvato una risoluzione nella quale si chiede al Governo di attivarsi subito per il cessate il fuoco e per l'invio di aiuti umanitari alla popolazione stremata. Solo tre le defezioni: Massimo Polledri (Lega), Stefano Frontini (Piacenza Libera), Carlo Mazza (Misto).
Manifestazioni simili a quella organizzata ieri a Piacenza, si sono svolte in questi giorni un po' in tutta Italia: a Cagliari, a Palermo, ad Arezzo. Ma anche Parigi, Londra, Berlino. Tutti uniti per la pace.
Il Comune di Piacenza, poi, ha aderito nei giorni scorsi anche all'appello promosso dalla Tavola della Pace e dal Coordinamento nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
Presenti Gianni Copelli, segretario provinciale Cgil con i colleghi Sandro Busca e Gianni Salerno (Cisl) e Massimiliano Borotti (Uil). Per il primo cittadino Roberto Reggi, questa guerra di Gaza è una strage di persone senza colpa che va risolta con un'azione di pace. E pace chiedono tutti i duecento partecipanti, un'azione simbolica e a distanza, ma che ha comunque la sua ragione d'essere.
| Una guerra che deve finire con una risoluzione di pace |
Mentre le persone sfilano in corteo, il Consiglio comunale ha approvato una risoluzione nella quale si chiede al Governo di attivarsi subito per il cessate il fuoco e per l'invio di aiuti umanitari alla popolazione stremata. Solo tre le defezioni: Massimo Polledri (Lega), Stefano Frontini (Piacenza Libera), Carlo Mazza (Misto).
Manifestazioni simili a quella organizzata ieri a Piacenza, si sono svolte in questi giorni un po' in tutta Italia: a Cagliari, a Palermo, ad Arezzo. Ma anche Parigi, Londra, Berlino. Tutti uniti per la pace.
Il Comune di Piacenza, poi, ha aderito nei giorni scorsi anche all'appello promosso dalla Tavola della Pace e dal Coordinamento nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
Redazione
16 gennaio 2009 11:20
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