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Cronaca

Su Rai Tre il caso "del detenuto trascinato per i capelli". Il sindacato: «Gli agenti hanno agito secondo le regole»

A #cartabianca su Rai Tre il caso del detenuto che nel 2016 sarebbe stato trascinato per i capelli fuori dalla cella dove stava scontando una pena per violenza sessuale alle Novate. Per gli agenti la procura ha chiesto l'archiviazione: legittimo l'uso della forza. Il sindacato Uspp: «Hanno agito secondo il regolamento»

Durante la scorsa puntata di #cartabianca, andata in onda il 13 giugno su Rai Tre e condotta da Bianca Berlinguer si è parlato di un episodio avvenuto nel reparto di isolamento del carcere delle Novate. La conduttrice della trasmissione di attualità e cronaca, durante la messa in onda del filmato ripreso dalle telecamere di sorveglianza ha dichiarato: «Parliamo ora di un episodio molto grave avvenuto il 26 maggio nel carcere di Piacenza. Nel video possiamo vedere un folto gruppo di guardie, tredici per l'esattezza, alcuni dotati di scudi e in assetto antisommossa che entrano nella cella di un detenuto e lo tirano fuori trascinandolo per i capelli. Le immagini sono tratte dal fascicolo che la procura della Repubblica di Piacenza ha aperto dopo la denuncia del detenuto e della moglie. E' difeso dall'avvocato Fabio Anselmo. La procura ha chiesto l'archiviazione ritenendo legittimo l'uso della forza in quel caso ma l'avvocato si opporrà. Resta da chiedersi se sia però legittimo trascinare per i capelli un uomo inerme». 

Berlinguer parla di Rachid Assarag che nel carcere delle Novate stava scontando una condanna di nove anni e quattro mesi per violenza sessuale. Dal 2009 ad oggi, dopo la condanna, Rachid è stato trasferito in undici carceri diverse, poi è stato condotto in quello di Parma dove aveva denunciato alcuni presunti pestaggi da parte delle guardie penitenziarie, infine è passato per gli istituti di pena di Sanremo, Torino, Piacenza e ora si trova a Bollate. La moglie nel 2009, si legge nei tanti articoli che raccontano la sua storia, gli aveva fornito dei registratori con i quali l'uomo avrebbe appunto registrato i presunti pestaggi e sevizie da parte dei secondini. Anche la trasmissione Le Iene si era occupata del suo caso. Per alcuni di questi fatti Rachid è stato accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. 

Nell'episodio di Piacenza, e dopo la messa in onda del video nel quale non sono stati oscurati i volti delle guardie, è intervenuto Gennaro Narducci, responsabile regionale dell'Uspp (Unione sindacati polizia penitenziaria): «La procura ha chiesto l'archiviazione ritenendo legittimo l'uso della forza in quel momento. Come sindacato siamo solidali con i colleghi che hanno agito secondo il regolamento che prevede quel tipo di procedura al verificarsi di un evento critico. Il detenuto aveva rotto alcuni vetri e aveva distrutto la cella, non voleva uscire e aveva anche minacciato e aggredito alcune guardie. Per tutelare lui, e gli operanti la procedura vuole che il protagonista venga preso e portato in infermeria per toglierlo dalla situazione di pericolo e dal luogo in cui era avvenuto il fatto. E non è stato tirato per i capelli».

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