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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sulpl in protesta a Bologna: «Vogliamo una riforma della polizia locale»

Il sindacato della polizia municipale ha manifestato davanti al Palazzo della Regione a Bologna: «Chiediamo di sostenerci; siamo dalla parte dei cittadini, ogni giorno siamo onorati di mettere la nostra professionalità e la nostra dedizione al vostro servizio. Noi siamo la vera polizia di prossimità»

Nella mattinata del 10 marzo si è svolta sotto il palazzo della Regione a Bologna la manifestazione del Sulpl Emilia-Romagna (come avvenuto in tutte le regioni italiane): tutte le province erano presenti, con la partecipazione di 80 colleghi. «Ringraziamo anche Alan Fabbri e Matteo Rancan (Lega Nord) – spiega Miriam Palumbo del Sulpl di Piacenza - che nonostante i loro impegni istituzionali, sono intervenuti per sostenere la nostra manifestazione. Il segretario nazionale Assirelli e il segretario regionale Sarasini hanno incontrato il funzionario incaricato dal governatore in quanto questi era impegnato in una seduta del consiglio regionale. Il sulpl ha espresso le proprie ragioni per quanto riguarda il contratto pubblicistico (siamo l'unica polizia in Europa ad avere un contratto privatistico), equo indennizzo, causa di servizio, in poche parole la parificazione delle tutele con gli altri organi di polizia, come è in tutta Europa. Abbiamo lasciato anche la documentazione riguardante il ricorso alla corte di giustizia europea.

Il Diccap Sulpl ancora una volta ha dimostrato coerenza, serietà e correttezza nonchè di essere l'unico sindacato a difesa della categoria.  Il nostro sindacato chiede con forza la riforma della polizia locale italiana, vogliamo una riforma che tuteli i lavoratori, non chiediamo aumenti economici, siamo ben consapevoli delle difficoltà del momento storico che stiamo attraversando. La riforma non è più rimandabile... Se non siamo tutelati noi operatori, come possiamo tutelare e difendere i cittadini? Non siamo figli di un dio minore e abbiamo una matrigna di nome stato italiano. Per questo i "diversamente impiegati comunali" chiedono a gran voce di voler entrare a testa alta nel comparto esclusivo per la polizia locale italiana con apposita legge di riforma. Noi non siamo dalla parte degli assenteisti e dei fannuloni, noi siamo altra cosa rispetto a quella parte sindacale che ha scioperato il 12 febbraio 2015; infatti abbiamo atteso la fine delle rsu perchè non era nostra intenzione strumentalizzare le problematiche della categoria...

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A noi, in quanto sindacato maggiormente rappresentativo della stessa a livello nazionale stanno a cuore solo i lavoratori. Lo scopo di queste manifestazioni pacifiche è proprio quello di sensibilizzare i politici, i cittadini e gli organi di stampa verso le problematiche della nostra categoria.  A voi tutti chiediamo di sostenerci; noi siamo dalla vostra parte, ogni giorno siamo onorati di mettere la nostra professionalità e la nostra dedizione al vostro servizio. Noi siamo la vera polizia di prossimità, meno "multe" e più sicurezza per tutti!». È prevista una manifestazione nazionale nei prossimi mesi ed altre azioni propedeutiche alla causa per ottenere diritti e tutele per questa categoria che si sente bistrattata.

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