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Cronaca

Teatro Gioco Vita e Liceo Respighi ottengono un premio al Festival Thauma

Importante riconoscimento al Festival “Thauma” 2016 di Milano alla performance "TITO MACCIO PLAUTO, Una lettura nonostante Giove"

Prestigioso riconoscimento alla performance “TITO MACCIO PLAUTO Una lettura nonostante Giove”, esito del laboratorio teatrale intensivo di tre giorni su Plauto a cura di Nicola Cavallari con la classe 4L del Liceo Scientifico “Respighi” di Piacenza, al Festival di teatro antico in scena “Thauma” di Milano, che si è svolto dal 14 al 17 marzo al Teatro della Commenda.

La vetrina, promossa e organizzata da Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Milano e CIT - Centro di Cultura e Iniziativa Teatrale "Mario Apollonio", mette in gara spettacoli e saggi laboratoriali del repertorio classico greco e latino, oltre a progetti e realizzazioni di scenografie / maschere / costumi per la messinscena teatrale di questi testi, realizzati da scuole superiori. Un’idea nata nel 2014/2015, che ha visto la sua prima edizione nel 2015.

Gli studenti della 4L del “Respighi” hanno presentato la loro performance il 16 marzo: “TITO MACCIO PLAUTO Una lettura nonostante Giove” è una creazione collettiva della classe con la supervisione artistica Nicola Cavallari, luci di Alessandro Gelmini, macchinista Davide Giacobbi. Esito di un lavoratorio teatrale intensivo realizzato dalla classe nell’anno scolastico 2014/2015, presentato il 15 maggio scorso al Teatro Gioia nell’ambito del cartellone “Pre/Visioni”, proposto da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Alla performance degli studenti piacentini è andato il 3° premio del Festival “Thauma” nella categoria “Saggi”, e lo spettacolo è stato accolto dal pubblico giovane presente in sala con ampi consensi e applausi a scena aperta. La giuria, si legge nelle motivazioni, ha apprezzato: la “parodia dei testi plautini giocata con metateatralità e freschezza interpretativa da parte di una classe liceale che deve affrontarne lo studio”; la “coralità della rappresentazione da parte di attori coinvolti e divertiti nei loro ruoli mentre erano in scena”; le “potenzialità di sviluppo di questo saggio laboratoriale”.

A Milano al Teatro della Commenda sono andati in Chiara Ambrogio, Monika Atanasova, Luca Baussola, Rachele Biasucci, Giulio Boiardi, Costanza Carini, Matteo Celoni, Cristiana Colleoni, Leonardo Copelli, Alexandre Halby, Gilberto Mazzari, Luca Natale, Pietro Nuvolati, Elena Perego, Leonardo Maria Porcari, Luca Pradelli, Elena Romani, Elena Sacchetti, Dalila Tortomasi, accompagnati dall’insegnante Emanuela Sindaco. Alla performance milanese ha assistito anche il direttore artistico di Teatro Gioco Vita Diego Maj.

Oltre al Liceo “Respighi” di Piacenza hanno partecipato al Festival “Thauma” 2016 licei ed istituti superiori di Arona, Vigevano, Varese, San Donato Milanese, Roma, Trani, Como, Novara, oltre ad alcune scuole di Milano (Liceo “Berchet”, Istituto “Leone XIII”, Liceo “Manzoni”, Istituto “S. Ambrogio”, Istituto “Salvador Allende”, Istituto “Marcelline Tommaseo”). 

“Tito  Maccio  Plauto,  in  latino Titus  Maccius  o  Maccus  Plautus,  nacque a Sarsina,  tra  il  255  e  il  250  a.C.  e  morì  nel  184  a.C.  Forse  inizialmente attore di farse atellane, fu il primo autore latino che si dedicò a un unico genere  letterario:  la  palliata,  commedia  latina  di  ambientazione  greca già introdotta a Roma da Livio Andronico. Il successo che Plauto riscosse come commediografo fu tale che circolavano a suo nome ben centotrenta commedie di cui ventuno vengono considerate sicuramente autentiche...”

Se  una  lezione  a  scuola  comiciasse  così  sarebbe,  per  qualche  studente, di  una  noia  mortale!  E  se  il  nostro  studente  durante  la  spiegazione  si addormentasse?  Cosa  succederebbe?  Per  una  sorta  di  nuova  legge  del contrappasso  sognerebbe  le  commedie  di  Plauto  e  i  suoi  personaggi. Catapultato  tra  soldati  fanfaroni,  parassiti,  vecchi,  matrone,  servi  e meretrici, forse, dopo un primo momento di spaesamento, apprezzerebbe il  commediografo  romagnolo  e  riuscirebbe  a  non  avere  il  debito  in letteratura latina. Da questo sogno, o meglio equivoco plautino, nasce una lettura  scenica  briosa  che  affonda  la  propria  creazione  nella  vis  comica tramandataci dal buon Tito Maccio, ancora oggi estremamente divertente per il pubblico di tutte le età.

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