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Cronaca

Tito Boeri: «Gli italiani hanno una bassa consapevolezza finanziaria»

Il presidente dell'Inps ospite al "Dies Academicus" dell'ateneo piacentino dell'Università Cattolica. Boeri: «Nessun disegno di legge parla di tagli alle pensioni di reversibilità»

Al "Dies Academicus" dell'Università Cattolica di Piacenza del 22 febbraio, l'ospite d'onore è stato il presidente dell'Inps Tito Boeri. La giornata è un tradizionale momento di incontro della comunità universitaria con le autorità e i rappresentanti della realtà locale. Dopo la messa celebrata del vescovo monsignor Gianni Ambrosio, il rettore Franco Anelli, il sindaco Paolo Dosi e il presidente della Provincia Francesco Rolleri hanno fatto da preludio alla lectio del professor Boeri. Cosa si può dire ai ragazzi che cominciano la carriera lavorativa ora? Avranno una pensione? «Certo che avranno la pensione. Il problema – ha spiegato Boeri ai cronisti poco prima di parlare agli studenti e alle autorità piacentine - è che siano maggiormente responsabilizzati nelle loro scelte. Siamo passati a un sistema pensionistico contributivo in cui contano moltissimo i contributi versati nei primi anni lavorativi. Spesso i giovani non sono consapevoli e tendono a  non interessarsi. Occorre trovare dei modi per coinvolgerli di più e spingerli verso una pianificazione finanziaria a lungo periodo. Questo problema non è solo dei giovani.  In Italia abbiamo un basso livello di consapevolezza finanziaria, questo è un problema anche sul piano della tutela del risparmio». Boeri durante la conferenza ha informato che già 4 milioni di italiani - tra cui 1 milione e 200mila under 40 - hanno simulato il calcolo della propria pensione sul sito dell'Inps.Tito Boeri-3

Uscire in modo flessibile dal lavoro è possibile? «È possibile una flessibilità in uscita - ha replicato Boeri - date le caratteristiche del sistema di adesso. Si permette di uscire prima ma con pensioni più basse perché si percepiranno più a lungo. Le regole lo permettono, ma questo di fatto aumenta il disavanzo pubblico e ciò va a cozzare con le normative europee. Occorre capire quello che conta davvero, cambiando le regole in Europa possiamo aumentare l'efficacia della flessibilità in uscita». 

Boeri ha precisato ancora il suo parere sulle indiscrezioni che davano il governo vicino a tagliare le pensioni di reversibilità. «Io francamente non ho visto nessun disegno di legge che tocca le pensioni di reversibilità. C’è un disegno di legge delega sulla povertà che prevede una razionalizzazione degli strumenti di assistenza, e in questo quadro si usa l’Isee che offre misure più accurate di altre già presenti per verificare le disponibilità economiche delle famiglie. E' giusto uniformare tutti i trattamenti con questo strumento che ora sta funzionando bene. Bisognerebbe chiedere al governo, ma non ci sono in fase di studio riforme sulle reversibilità».

L’Inps è impegnato anche nella lotta all’evasione dei contributi. «Abbiamo fatto grandi passi in avanti - ha precisato - ottenendo buoni risultati. Sono aumentati del 3 per cento i contributi, a fronte di un andamento economico del 2015 inferiore. C’è ancora molto da fare. I conti dell’Inps non devono nutrire preoccupazione. Le prestazioni che eroga sono stabilite dalle leggi, le persone possono avere qualcosa da temere solo se dovesse fallire lo Stato italiano che si impegna a garantire le prestazioni, e non mi pare che ci sia questa possibilità, è improbabile». 

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Tito Boeri e Franco Anelli-2

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