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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bobbio

Torna il "Richiamo del Trebbia": la sesta edizione è una festa ecosostenibile

Il Richiamo del Trebbia è arrivato alla sua sesta edizione e quest'anno aggiunge un nuovo elemento di distinzione, diventa al 100% una festa ecosostenibile equa ed a chilometri zero. Il programma

Il Richiamo del Trebbia è arrivato alla sua sesta edizione e quest'anno aggiunge un nuovo elemento di distinzione, diventa al 100% una eco-festa sostenibile equa ed a chilometri zero.  Nato nel  2011 da una idea del  canoista Martino Frova che chiamò a raccolta per la prima volta tutti gli amici del fiume per proporre  un'iniziativa fino ad allora intentata,  la discesa del trebbia dalla confluenza col torrente Brugneto, fino alla foce, nei pressi di Piacenza, da  due il Richiamo si svolge in due round: una prima giornata dedicata in modo particolare agli amanti della canoa , che quest'anno si è tenuta il 3 aprile, con la  presenza di oltre 300 canoisti che hanno disceso il fiume ed una seconda, il 2 e 3 luglio dedicata invece agli amanti del fiume ed alla sua fruizione. Il secondo round quest'anno  si terrà il 2 e 3 luglio nella splendida cornice dei Meandri di San Salvatore,  e come negli ultimi tre anni,l'evento, organizzato dall’Osservatorio permanente sulla Val Trebbia,  affianca da sempre ad una serie di attività ricreative e di fruizione del nostro bellissimo fiume ,un’attività di denuncia delle situazioni più delicate per il fiume per  essere stimolo verso cittadini e istituzioni perché si attivino nella difesa di quello che è sicuramente il patrimonio più prezioso della Provincia di Piacenza. Come ogni anno però il richiamo si rinnova  e quest'anno il richiamo raddoppia, torna a parlare dei problemi del fume e diventa sostenibile, solidale ed a chilometri zero.

LE DUE GIORNATE:

Le giornate di festa ed attività dedicate al fiume infatti saranno due  a cominciare da sabato mattina 2 luglio per finire domenica 3 sera con sport, attività di intrattenimento, musica e momenti informativi  sui problemi del fiume  spalmati sulle due intere giornate, con gli stand gastronomici che resteranno aperti dal sabato pomeriggio fino alla domenica notte. Sabato sera infatti ci sarà la famosa festa danzante di San Salvatore con musica, balli, spettacoli di giocolieri e stand gastronomici , mentre la domenica gli stand rimarranno aperti per i fruitori del fiume a pranzo e cena. La serata della domenica verrà interamente dedicata al Memoria per Francesco Mozzi , amico del Trebbia, con filmati e foto, per finire con la fantastica musica Techno Dub Ambient del DJ Dabasscrew .

PUNTI INFORMATIVI SUI GRANDI TEMI IRRISOLTI DEL FIUME TREBBIA

L’attenzione del Richiamo del Trebbia  quest'anno è puntata sui grandi temi irrisolti che da anni le associazioni dell'Osservatorio del Trebbia  affrontano per difendere il fiume, essere stimolo verso cittadini e istituzioni, valorizzarne la fruibilità in modo sostenibile e per questo durante le due giornate ci saranno momenti informativi e conviviali dedicati: sabato alle 18 agli  effetti dell'alluvione, al contratto di fiume, aggiornamenti sulla centrale di san salvatore, la statale 45 e  Terme di Bobbio, alle 21 alla navigabilità e sicurezza del fiume. Domenica invece a Barberino alle 10  ci sarà la lezione del prof.Marchetti su "Barberino e la finestra tettonica" ed alle 11 si parlerà della lunga storia dell' Ecomostro appena abbattuto . Saranno presenti a San Salvatore due mostre fotografiche sul progetto della centrale idroelettrica che ancora minaccia San salvatore  e su Barberino, l'Ecomostro appena abbattuto e le Terme di Bobbio, oltre a materiale informativo sui tema dell'idroelettrico, alluvione, escavazioni e derivazioni e minimo deflusso vitale.

IL RICHIAMO DEL TREBBIA: UNA FESTA SOSTENIBILE, EQUA E A KM ZERO

Il Richiamo del Trebbia ha sempre puntato a presentare un modello di sviluppo diverso delle nostre Valli. Per questo, nel breve spazio di due giorni, sono state organizzate ogni anno iniziative diverse, che mostrassero come è possibile godere della Val Trebbia in un modo diverso, leggero e sostenibile, ma non per questo non produttivo. C'è sempre stato anche un occhio per i piccoli produttori locali nella parte gastronomica della festa. Quest’anno però il Richiamo ha voluto fare di più: non si vuole solo dare luce alla Valle più bella del mondo, si vuole aiutarla concretamente e soprattutto  quelle realtà magari lontane geograficamente, ma vicine al Richiamo per l’esperienza di solidarietà e di sviluppo sostenibile che rappresentano. Per questo si è fatta una scelta radicale: tutto il cibo che si consumerà nei due giorni della festa è prodotto in Val Trebbia, in modo artigianale e solidale. L’unica eccezione è la pasta di Libera Terra, che viene da lontano, ma da terreni strappati alla mafia e coltivati da Cooperative sociali. Inoltre tutte le posate e le stoviglie sono in materiale riciclabile. Puntiamo a non avere nemmeno un chilogrammo di rifiuti indifferenziati. Una ecofesta insomma.

Ecco nel dettaglio le scelte etiche e gastronomiche con cui il Richiamo del Trebbia ha  costruito il menu:

Piatto freddo: a base di coppa piacentina, salame di cinta Senese allevata allo stato brado nel Comune di Bobbio, formaggi da vacche allevate al pascolo nel Comune di Bobbio.

Primi piatti: con pasta di Libera Terra e sughi preparati direttamente dai nostri volontari.

Polenta preparata con farina di mais coltivata da un piccolo agricoltore del Comune di Bobbio.

Pane fresco sfornato dalla panetteria di Ottone

Dolci preparati dai ragazzi del Centro Socio-Occupazionale “La Tartaruga” di Bobbio

Vino proveniente da una vigna di Cassolo, nel Comune di Bobbio

Torte salate fatte in casa dai nostri volontari

Inoltre sarà servito un intero menù vegano, dai primi ai secondi ai dolci, tutti preparati dai nostri volontari senza sofferenza animale. Merita una menzione speciale la ormai famosa pizza cotta nel forno a legna del borgo. Due anni fa i  volontari delle associazioni hanno riattivato il forno che non cuoceva da più di trent’anni e che gli stessi abitanti di San Salvatore davano per ammalorato. Da quel momento è diventata una tradizione quella di riaccendere il forno una volta all’anno per sfornare pizze gustosissime, naturalmente preparate solo con ingredienti piacentini.

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