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Cronaca

La tragedia del C130 algerino: «Un gesto di generosità umana»

Tre anni fa, il 13 agosto 2006, un aereo cargo dell'Air Algerie si schiantò alla Besurica, in località Ca' degli Ossi. Morirono tutt'e tre i membri dell'equipaggio. Oggi si è commemorato il terzo anniversario del tragico incidente. Il vicesindaco Cacciatore: «Evitarono una tragedia ancor più grande»

mohamed-chemisNon si sa ancora con esattezza cosa accadde, quel 13 agosto 2006, esattamente tre anni fa, sul C130 cargo dell’Air Algerie. Un volo normale, di servizio, fatto mille altre volte. Ma qualcosa andò storto. Qualcosa non funzionò. E allora, si sa solo dello schianto, del boato fragoroso, dell’aereo sfracellato al suolo. I membri dell’equipaggio persero la vita. Erano in tre. Oggi si mantiene viva la loro memoria. Quella delle persone che «terminarono il proprio viaggio qui, forse evitando, al nostro territorio, un disastro di proporzioni ancor più vaste».

La commemorazione si è celebrata questo pomeriggio alla Besurica, nei pressi della lapide che ricorda i tre operatori algerini scomparsi. Loro sono il copilota Mohamed Taieb Bederina, il comandante Abdou Mohamed e il tecnico di bordo Mustafa Kadid. Ci sono la moglie e i figli di Bederina, stretti in un abbraccio ideale da tutte le autorità locali. «Taieb - dice in francese la moglie del copilota, con la voce incrinata - era un uomo onesto e generoso, molto rispettato. Grazie a tutti voi per il vostro ricordo».

Anche il vicesindaco Francesco Cacciatore ha espresso cordoglio per le vittime dell'incidente aereo: «Tra Piacenza e l’Algeria - sottolinea - si è instaurato un legame che trascende la distanza fisica per trovare, in una triste pagina della nostra storia, una reale comunanza di pensieri. Il senso di solidarietà che ci unisce è profondo, vero».

È seguito un momento toccante, dove la preghiera musulmana - con l’imam piacentino Mohamed Schemis - si è unita a quella cattolica - con il parroco di San Vittore don Franco Capelli. Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti delle forze dell’ordine, di Comune e Provincia, oltre agli uomini della protezione civile che per primi accorsero sul luogo del disastro.

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Il ricordo del vicesindaco Cacciatore accanto alla lapide. Sopra, il ricordo dell'imam

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La stele commemorativa con i nomi dell'equipaggio algerino


Le autorità. Sulla sinistra la moglie e i figli del copilota del C130 algerino

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