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Cronaca Cadeo

«Trasparenza e democrazia: due parole assenti nel comportamento della Giunta di Cadeo»

Il Comitato “NO RIFIUTI CADEO”: «Abbiamo presentato una richiesta formale in Comune, per ottenere una copia di tutta la documentazione relativa al suddetto impianto al fine di informare finalmente la cittadinanza»

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Comitato “No rifiuti Cadeo”, con la quale i rappresentanti rispondono al sindaco Marco Bricconi

«Il Comitato “NO RIFIUTI CADEO”, dato che il sindaco Bricconi ha dichiarato che il progetto della Centrale Energetica alimentata da Rifiuti sul sito della ex-RDB è ancora possibile, ha presentato in data 3 aprile una richiesta formale in Comune, per ottenere una copia di tutta la documentazione relativa al suddetto impianto al fine di informare finalmente la cittadinanza. Purtroppo “Trasparenza e Democrazia” sono le due parole assenti nel comportamento della Giunta Comunale di Cadeo in questa vicenda della Centrale Energetica alimentata da Rifiuti sul sito della ex-RDB. Il Comitato “NO RIFIUTI CADEO” esprime forte indignazione di fronte alle parole del Sindaco Bricconi riportate nell’articolo di domenica. In esso viene purtroppo confermato il comportamento incredibilmente superficiale della Giunta che nell'ordine del giorno del consiglio del 25 marzo scorso era pronta a votare una delibera dove avrebbe dichiarato una “…disponibilità ad accogliere l’insediamento dell’attività sul territorio… “tenendo del tutto all’oscuro l'intera cittadinanza di Cadeo e tutti i sindaci di tutti i territori limitrofi. Questa delibera avrebbe rappresentato di fatto un “via libera politico” ad un progetto di impianto di trattamento rifiuti e produzione di energia di grande impatto per tutto il territorio provinciale, avendo quale unico documento reperito ad oggi, uno studio di prefattibilità di 16 pagine redatto dall’azienda medesima!  Da una verifica preliminare fatta dal Comitato sulla International Business Enterprises -IBE-, società proponente il progetto da 137 milioni di Euro, sembra che l’indirizzo della sede corrisponda ad una villetta abbandonata in una cittadina del Texas. Inoltre a seguito di una visura via internet, tale società sembrerebbe risultare, salvo presentazione di un bilancio certificato, senza alcun reddito, brevetti, proprietà immobiliari e sito internet, ne sono state reperite pubblicazioni scientifiche. La IBE comunica che il progetto dovrebbe utilizzare 105.000 tonnellate all’anno di rifiuti tra cui quelli contenenti residui di sostanze pericolose e provenienti da siti contaminati. Sempre la IBE informa che circa il 5% di tale quantità di rifiuti non potrà essere trattato nelle linee del nuovo impianto. Questo si traduce in una quantità di 5.250 tonnellate di rifiuti all’anno che potrebbero essere stoccate nell’area della ex-RDB e che potrebbero nel giro di qualche anno trasformare il nostro territorio in un deposito di rifiuti dell'intera regione. A fronte di un progetto di tale portata, è inaccettabile il comportamento tenuto dal Sindaco Bricconi e la sua giunta che continuano ad evitare di rispondere del proprio operato di fronte alla comunità di riferimento, nascondendosi dietro a presunti futuri approfondimenti tecnici. Questi approfondimenti avrebbero dovuto essere eseguiti prima dall’amministrazione comunale per poi presentarli, in una trasparente e democratica assemblea, alla cittadinanza e ai rappresentanti dei comuni limitrofi. Siamo quindi soddisfatti che la società IBE abbia ritirato un progetto di così inaccettabile impatto per tutto il territorio del comune e della provincia, avremmo però preferito che fosse il sindaco ad averlo deciso quale primo responsabile della salute dei propri cittadini». 

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