rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Spacciatori tunisini, dure condanne in Tribunale

Il più giovane, un ex minore non accompagnato, starà in carcere tre anni. Il suo connazionale condannato a due anni. Per entrambi il giudice non ha concesso la condizionale

Pene pesanti per i due tunisini arrestati per spaccio il 17 settembre all’uscita dell’A21, in via Emilia Pavese, e trovati in possesso di sei etti di hascisc. Ieri, il giudice Italo Ghitti, pm Antonio Rubino, li ha condannati per detenzione e spaccio al termine del processo per direttissima. Un ex minore non accompagnato, residente in una struttura a Castelsangiovanni, Cherif Sami, 23 anni, è stato condannato a tre anni di reclusione e 6mila euro di multa. Al connazionale che guidava l’auto, Ghassen Chtioui, 26 anni proveniente da Ancona, è andata una pena di due anni e 4mila euro di multa. Entrambi hanno scelto il rito abbreviato e il giudice non ha sospeso loro la pena. Il 23enne resta così in carcere, mentre il 26enne non andrà in cella perché la pena è fino a due anni. A fermare i due, sull’auto di Chtioui, era stata una pattuglia dei Reparti prevenzione crimine della polizia. Gli agenti avevano subito notato  cinque panetti di hascisc, in bella vista, nel porta oggetti della portiera. Per i due erano subito scattate le manette. Il tunisino più giovane è stato difeso dagli avvocati Carlo Bonino e Michela Cucchetti, mentre il 26enne dall'avvocato Gaia Molinari.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spacciatori tunisini, dure condanne in Tribunale

IlPiacenza è in caricamento