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Cronaca Centro Storico / Via Benedettine

«Parcheggio via Benedettine: no alla gettata di catrame, collegare l’area al sito archeologico di via Trebbiola»

Un gruppo di cittadini chiede di ripensare la destinazione riflettendo sulla possibilità di realizzare un collegamento sotterraneo che per condurre ai reperti romani di via Trebbiola, realizzando così un percorso alla conoscenza dell’originario impianto urbano romano della città

Un gruppo di cittadini ha segnalato alle autorità competenti l’opportunità di sospendere, o almeno limitare, la stesura di una spoglia gettata di catrame prevista sull’area di via Benedettine - ex scuderie della Caserma Dal Verme. Sull’estesa superficie è ora aperto un cantiere per ricavare un parcheggio che giunge sino ai muri della cittadella carceraria la cui cinta, proseguendo, si affaccia lungo via Giordano Bruno.

I lavori (140mila euro a base d’asta), iniziati in settembre dello scorso anno sono stati, sospesi dalla Soprintendenza che ha programmato verifiche nel sottosuolo. L’intervento è stato accolto con favore dagli stessi cittadini che chiedono, in caso di ritrovamenti di interesse, di non limitarsi alla catalogazione per poi ricoprirli, ma di valorizzarli adeguatamente attraverso un intervento opportunamente in loco; inoltre invitano a ripensare la destinazione a parcheggio, riflettendo sulla possibilità di realizzare un collegamento sotterraneo che in poche decine di metri possa condurre ai reperti romani di via Trebbiola, realizzando così un agevole percorso alla conoscenza di parte dell’originario impianto urbano romano della città. La via che sorge nell’antico quartiere orientale della nostra città, probabilmente prende il nome da un canale che alimentava i fossati intorno alla città romana e altomedievale che terminava, appunto, dove all’incirca ha inizio questa strada.

Al numero civico 44 sorge l’edificio Residenza San Lorenzo costruita negli anni Novanta del secolo scorso, dopo aver raso al suolo le case appartenute al monastero di San Lorenzo; confina con gli alloggi militari e con le scuderie della caserma Dal Verme estese sino all’incrocio con via Benedettine. Durante gli scavi per le fondazioni sono venuti alla luce e salvaguardati alcuni tratti delle antiche cinte murarie, una più antica ubicata al limite del terrazzo fluviale che è stata datata III secolo d. C. La seconda, parallela ma spostata verso est, risale al VI secolo d. C.

Sempre nel seminterrato del residence è conservata la struttura di una piccola fornace romana (II sec. a.C.) che probabilmente serviva per la produzione di mattoni e tegole, e un grande vano quadrangolare di mattoni, forse con originaria destinazione cortilizia di età tardo-medievale o farnesiana (secc. XV – XVI).

Lo scorso anno gli studenti della classe 4a C del Liceo Respighi, con il coinvolgimento di insegnanti, archeologi e tecnici esterni e con il coordinamento della Soprintendenza, hanno svolto nell’ambito del progetto alternanza scuola - lavoro, un’attività di studio, rilevazione e pulizia dei reperti. Hanno realizzato anche un cortometraggio che illustra le fasi del lavoro e suggerisce l’opportunità di successive esplorazioni.

Già da diversi anni l’ampio seminterrato sul quale si elevano le poderose colonne che sorreggono parte del fabbricato San Lorenzo - che il costruttore ha aggiunto con sensibile aggravio finanziario, pur di preservare le evidenti tracce che richiamano il passato della città romana - è oggetto di frequenti visite di studiosi, di classi scolastiche e di associazioni culturali (Fai, Archistorica ecc..).

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