Un impianto di risalita sul Monte Bue anche dal versante piacentino
Sul tavolo dei comuni di Ferriere e Santo Stefano d'Aveto un progetto per un impianto di risalita anche dal versante piacentino del Monte Bue (1785 metri). Nel 2010 venne inaugurato il nuovo impianto nel comune genovese. Malchiodi: «Ci proviamo»
I comuni di Ferriere e Santo Stefano d’Aveto (in provincia di Genova), stanno discutendo l’ipotesi di partecipare a un bando per un finanziamento europeo, al fine di realizzare un impianto di risalita nel versante piacentino del Monte Bue. Inaugurata nel 2010 la nuova seggiovia dal versante genovese, ora anche il comune dell’Alta Valnure vuole dotarsi di un impianto in grado di incrementare l’offerta turistica della zona. Con i suoi 1785 metri, il Monte Bue è secondo solamente al vicino Maggiorasca (1810 metri). Già dall’inverno del 1965 Santo Stefano ha visto la realizzazione della cabinovia del Monte Bue, che venne inaugurata dal Ministro degli interni Paolo Emilio Taviani.
«L’impianto sarebbe un bel modo per collegare i due comuni – spiega il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi - le due province e le due regioni. Ora siamo ancora in una fase prematura, non c’è nulla di definitivo. C’è però l’idea di richiedere alcuni finanziamenti dall’Unione Europea per questo progetto di rilancio del turismo. L’impianto verrebbe utilizzato non solo con la neve per sciare, ma anche in tante altre attività: camminate, escursioni, orienteering e mountain bike». I due comuni sono al lavoro, insieme, per definire nei dettagli il progetto da presentare nei prossimi mesi.
«Ovviamente – continua il primo cittadino - il cammino sarà pieno di difficoltà: oltre al reperimento delle risorse, abbiamo bisogno anche di partner importanti per sostenere tutto ciò. Dovremo anche ottenere diversi nulla osta: stiamo parlando di una zona “Sic”, tutelata dal punto di vista ambientale. Abbiamo però l’intenzione e il dovere di provarci per lo sviluppo di questa zona. Sarebbe una cosa straordinaria realizzare l’impianto».
