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Cronaca

«Vaccinare i figli è importante e va fatto in modo consapevole: attenzione al Web»

Presentato l'importante convegno dei pediatri piacentini che si terrà il 7 novembre. Sacchetti «I genitori trovano molta disinformazione sui siti Internet». Maffini: «A Piacenza siamo sopra la soglia di guardia, ma molte malattie potrebbero ritornare»

Vaccinare i bambini è molto importante. Va fatto in modo consapevole, informandosi in Rete su determinati siti e social media che abbiano una base scientificamente valida.
E’ questo il messaggio che i pediatri piacentini vogliono far arrivare senza mezzi termini alla famiglie: con loro si è schierata anche l’Azienda sanitaria locale di Piacenza. Per parlarne in maniera approfondita è stato organizzato un convegno aperto al pubblico che si terrà sabato 7 novembre all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, e intitolato “Le vaccinazioni all’epoca dei social”. Un titolo non certo casuale, considerato come i medici del settore puntino senza esitazione il dito contro un certo tipo di disinformazione che viaggia quasi tutta sulla Rete.

«Negli ultimi anni - spiega Roberto Sacchetti, segretario di Piacenza della Federazione italiana medici pediatri - abbiamo notato che i genitori, e la popolazione, sono particolarmente confusi sull’argomento: si è cerato un certo disagio circa le informazioni che ricevono dalla Rete. Abbiamo pensato quindi che aprire al pubblico questo momento di aggiornamento fosse un’ottima occasione per fare chiarezza. Nella seconda parte della mattinata, alle 10,30, avremo una tavola rotonda con due esperti: Maria Grazia Pascucci, esperta in “reazioni avverse”, che parlerà di sicurezza dei vaccini, e Giorgio Conforti, pediatra genovese responsabile della rete vaccini della nostra federazione, che parlerà delle informazioni legate ai vaccini, in particolare riguardo alla Rete e dove si possano trovare le informazioni corrette. Noi stessi abbiamo ricordato alcuni siti dove i genitori possono trovare informazioni corrette».

Convegno vaccinazioni bambini-2Il pediatra piacentino Ilario Maffini ha invece illustrato alcuni dati significativi circa i livelli di copertura vaccinale raggiunti nella nostra realtà locale. «Abbiamo l’indicazione ministeriale come obiettivo di raggiungere il 95 per cento. Intendiamo che su cento bambini candidati a quella vaccinazione, riusciamo a vaccinarne 95. Questo parametro è il limite di sicurezza che il ministero della Salute pone, al di sotto del quale i bambini o gli adulti che non sono vaccinati rischiano di ammalarsi perché le persone vaccinate intorno a loro che fanno da scudo diminuiscono».

Prosegue Maffini: «A Piacenza siamo in una situazione fortunata perché l’obiezione rispetto alle vaccinazioni di legge è contenuta. Rispetto alla media regionale abbiamo tre punti di vantaggio, e ci attestiamo al 96 per cento circa. In regione, per la prima volta, nel 2014 si è scesi al di sotto del 95 per cento, così come in Italia. Questo ha creato una situazione di allarme per cui i media hanno iniziato a parlare di vaccinazioni non soltanto per trattare di presunti eventi avversi alle vaccinazioni, ma per sottolineare che se scendiamo al di sotto della soglia di sicurezza, malattie finora tenute sotto controllo possono rientrare. Come, ad esempio, la pertosse, il morbillo, le meningiti batteriche e la poliomielite che non è ancora stata eliminata sul pianeta, ma resta endemica in tre Paesi: Pakistan, Afghanistan e Nigeria che possono esportare il virus. Il rischio che la circolazione riprenda è sempre dietro l’angolo». 

E ancora: «Riguardo le vaccinazioni del secondo anno di vita, che non sono obbligatorie ma comunque consigliate (morbillo, rosolia e parotite) anche Piacenza ha risentito di un calo delle coperture. Una motivazione c’é, perché contro queste vaccinazioni ci sono state mote campagne di stampa dopo un articolo di qualche anno fa che indicava un rapporto di causa effetto fra la vaccinazione del morbillo-rosolia-parotite e disturbi dello spettro autistico. Questo ha creato disorientamento e disinformazione nei genitori. Questa mala informazione è stata cavalcata dai siti anti vaccinaazione che sono quelli predominanti in Rete. La Rete è diventata il terzo interlocutore insieme al medico e alla famiglia. Noi diciamo ai genitori: guardate pure i siti anti vaccinazione, ma guardate anche quelli che consigliamo noi, e confrontateli con intelligenza, facendo distinzione fra chi spara nel mucchio e chi invece conduce un lavoro scientificamente corretto».

A garanzia dell’importanza del convegno, è intervenuto anche il direttore dell’Asl piacentina Luca Baldino: «Come azienda riteniamo sia fondamentale produrre una corretta informazione. Spesso però i pazienti cercano più rassicurazioni che informazioni. Vogliamo raggiungere più persone possibile e per fare questo, dal prossimo anno, forniremo ai genitori tutti i link sui quali andare a reperire informazioni scientificamente fondate e corrette, in modo che al momento della vaccinazioni siano informati. E ne approfitto per ribadire quando sia importante vaccinarsi. Il nostro obiettivo rimane portare la soglia di vaccinazione dal 95 il 100 per cento».

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