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Cronaca

«A rischio servizi emergenza e sicurezza dei cittadini, ma il sindaco non ci ha nemmeno risposto»

Il sindacato Conapo scrive a Patrizia Barbieri, segnalando tante problematiche relative al comando dei vigili del fuoco di Piacenza, a partire dalla messa in sicurezza della strada davanti alla caserma

Riceviamo e pubblichiamo dal sindacato Conapo dei vigili del fuoco di Piacenza una lettera aperta al sindaco Patrizia Barbieri
"La S…fortuna di essere i primi". A prima vista potrebbe sembrare che in questa frase vi sia un evidente errore di battitura, purtroppo così non è: vuole essere solo un modo come un altro per informarla della situazione in cui versa il soccorso tecnico urgente garantito dai Vigili del fuoco a Piacenza e di riflesso nella sua provincia.
Il sindacato Conapo crede che sia un nostro preciso dovere informarla, in qualità di Primo Cittadino e di Presidente della provincia, della grottesca situazione nella quale versa il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Piacenza in termini di uomini e mezzi.
Non abbiamo mai perso occasione di sottolinearle le evidenti criticità che attanagliano da troppo tempo il Corpo, a partire dalla evidente sperequazione economica e pensionistica nei confronti delle forze di Polizia, passando per le profonde criticità inerenti la tutela infortunistica di questi uomini che, nonostante l’età media sempre più alta, ordinariamente rischiano la vita sia per la cronica carenza di organici, fino ad arrivare alla notevole vetustà dei mezzi con i quali prestano soccorso ed alle limitate risorse economiche con le quali i comandi quotidianamente fanno i conti.
In questo caso, prendendo spunto da quel titolo “sbagliato” vogliamo porre alla sua attenzione in particolare la situazione attuale che potrebbe non consentirci di garantire il soccorso tecnico urgente con la rapidità e l’efficacia che ci contraddistingue da sempre.
Siamo convinti che i cittadini debbano sapere che nella sfortuna debbano sperare di essere i primi ad essere soccorsi in quanto, qualora non lo fossero, i tempi di intervento si potrebbero dilatare in modo inaccettabile.
La situazione dell’organico attuale spesso non consente di predisporre più di una squadra al giorno e sovente solo un mezzo di appoggio (autoscala, autobotte autogru ecc.) il che implica il fatto che una volta risposto alla prima richiesta di soccorso, qualora vi fosse un’altra criticità in atto i tempi di risposta potrebbero non essere ammissibili.
Il problema ovviamente si ripercuote anche sui nostri distaccamenti provinciali i quali sempre più spesso, per garantire la necessaria copertura alla centrale, potrebbero dover sguarnire la sede con tutte le ovvie criticità che ciò comporterebbe.
Inoltre, come peraltro già sottolineato in precedenza, l'anzianità dei nostri mezzi di soccorso e le frequenti necessarie manutenzioni che questa problematica comporta, ci porta sempre più spesso ad effettuare gli interventi con macchine che hanno alle spalle 25 anni di onorata carriera e che ovviamente non garantiscono la necessaria affidabilità, oppure a dover sguarnire alcune sedi per mancanza degli stessi. 
Accenniamo solamente al fatto che una diretta conseguenza di tutto quello che le abbiamo esposto in precedenza, espone senza alcun dubbio il personale del Comando ad un maggior rischio di infortuni in quanto lo stesso si troverà nella scomoda situazione di dovere e volere dare il consueto contributo al cittadino con risorse limitate e a volte non adeguate rischiando oltre il lecito.
Fortunatamente, ci consenta una nota polemica, ci è venuta in soccorso la regione Emilia Romagna, consentendoci di non dover far fronte al pagamento del ticket del pronto soccorso in caso di infortunio: peccato che in un paese civile come il nostro questo problema non sarebbe dovuto esistere a prescindere.
In verità ci siamo rivolti a Lei Signor Sindaco ben consapevoli che ben poco potrà fare per cambiare le cose, anche in considerazione del fatto che per problematiche ben più alla Sua portata e di Sua competenza, come la messa in sicurezza del tratto di strada di fronte alla nostra sede, non ci ha fornito neppure una risposta scritta alla nota che le abbiamo inviato il 3 dicembre scorso in merito, ma tant’è ce ne faremo una ragione.
Il responsabile provinciale Conapo
Massimiliano Clini

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