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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Borgonovo Val Tidone

Vino rivenduto a prezzi altissimi, chef stellata sventa la truffa: due denunce

Pensavano di riuscire a raggirare Isa Mazzocchi, chef stellata del ristorante La Palta, invece la donna non solo ha sventato la truffa ma anche aiutato i carabinieri di Borgonovo a individuare i due malviventi che sono stati denunciati

Pensavano di riuscire a raggirare una chef stellata con una grande esperienza e invece la donna non solo ha sventato la truffa ma anche aiutato i carabinieri a individuare i due malviventi che sono stati denunciati. Si tratta di due piemontesi, presumibilmente di origine sinti, esperti "professionisti" di 51 e 36 anni (con decine di precedenti penali) che da tempo girano il Nord Italia, truffando per centinaia di euro enoteche o ristoranti. Tante le segnalazioni che stanno arrivando al 112, anche dalla nostra provincia. 

Tutto è iniziato nel primo pomeriggio dell'11 gennaio quando una donna ha chiamato il ristorante stellato la Palta di Bilegno di Borgonovo diretto dallo chef Isa Mazzocchi per prenotare un tavolo per sei per festeggiare il compleanno del padre. La condizione imprescindibile per la cena era avere un certo tipo di vino in tavola, la chef ha risposto che non lo tenevano e la truffatrice (complice dei due denunciati) si è resa disponibile per mettere in contatto Mazzocchi con un suo fornitore di fiducia che l'avrebbe raggiunta al ristorante.  I due si sono quindi accordati  per un appuntamento durante il quale il sedicente fornitore avrebbe portato le sei bottiglie richieste dalla cliente. Il ristorante le avrebbe acquistate per 75 euro a bottiglia, per rivenderle al cliente a 140 euro l'una. La titolare del ristorante aveva capito che qualcosa non quadrava e ha chiamato direttamente il comandante dei carabinieri del paese, il maresciallo Cosimo Scialpi raccontando quanto stava accadendo. 

bezzeccheri scialpi ok 2018-2Il comandante è arrivato al ristorante, si è finto un cliente e ha assistito al dialogo tra il truffatore (il secondo lo stava aspettando fuori) lo chef e il marito (noto sommellier). Dopo qualche minuto hanno capito che la truffa non sarebbe stata portata a termine: i ristoratori avevano capito tutto ed erano troppo esperti per farsi "fregare" e quindi con una banale scusa si sono allontanati. Il comandante li ha seguiti e poi sono stati fermati da una pattuglia dei carabinieri di San Nicolò sulla strada della Mottaziana. Sono stati portati in caserma per tutti gli accertamenti.  Nel baule avevano cinque bottiglie di Chianti (l'azienda che lo produce è totalmente estranea a tutti i fatti) e addosso avevano 550 euro in contanti. In sostanza la truffa consisteva nel comprare sei bottiglie di vino al supermercato (da circa 10 euro a bottiglia) per poi rivenderle a 75 euro per un guadagno di 450 euro a truffa. I carabinieri stanno indagando su altri colpi che i due avrebbero portato a termine nella nostra provincia. Nel mirino non solo ristoranti ma anche enoteche. «Chiunque avesse subito la stessa truffa ci contatti immediatamente», hanno fatto sapere dal comando provinciale dell'Arma. 

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