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Cronaca

Violenze sulla nipotina di 9 anni, un 67enne finisce davanti al gip

E' sospettato di aver violentato una ragazzina per cinque anni. Lunedì prossimo si presenterà davanti al gip, per l'udienza preliminare dove si dovrà decidere sul suo rinvio a giudizio con la pesante accusa di violenza sessuale su minore. Un reato aggravato dal fatto che la vittima, al momento in cui iniziarono gli abusi, aveva meno di dieci anni

E' sospettato di aver violentato una ragazzina per cinque anni. Lunedì prossimo si presenterà davanti al gip, per l’udienza preliminare dove si dovrà decidere sul suo rinvio a giudizio con la pesante accusa di violenza sessuale su minore. Un reato aggravato dal fatto che la vittima, al momento in cui iniziarono gli abusi, aveva meno di dieci anni. Imputato - rischia una condanna che va dai 7 ai 14 anni di reclusione - è un piacentino, oggi 67enne, che all’epoca dei fatti aveva 52 anni ed era il convivente della nonna.

La vicenda è venuta alla luce un anno fa, quando la ragazza, che oggi ha 24 anni, aveva accusato alcuni disturbi psicologici. Era in cura e la psicologa che la seguiva, appena sentito il terribile racconto del suo passato, aveva suggerito alla ragazza di denunciare tutto. E così ha fatto. La giovane si è recata dall’avvocato Mara Tutone e ha presentato una querela in procura. Il pm Emilio Pisante ha avviato un’indagine nella quale, oltre al racconto della vittima, sono stati sentiti numerosi testimoni: tutti amici e amiche della ragazza a cui lei aveva detto di aver subito la violenza. La polizia, inoltre, aveva sequestrato nella casa dell’uomo anche alcuni video pornografici, che l’uomo mostrava alla ragazzina prima di compiere con lei atti sessuali. L’avvocato ha anche fatto visitare la sua assistita e ha allegato i certificati alla denuncia. Un’inchiesta veloce, quella della procura, conclusasi nel giro di un anno e che potrebbe portare presto l’uomo alla sbarra.

Secondo le accuse, le attenzioni malsane dell’uomo cominciarono nel 1999, quando lei aveva 9 anni. Lui, in modo subdolo, le disse che si trattava di un gioco. Quell’uomo avrebbe assalito la ragazzina quando i due si trovavano soli e in casa - il fatto è avvenuto in città - non c’erano né la madre né la nonna. Dopo un paio di anni, però, lei si rese conto che quel comportamento non era normale. Gli abusi sarebbero continuati per cinque anni. A distanza di tempo il ricordo di quei gesti, di quel sesso innaturale, di quella figura che avrebbe dovuto in qualche modo proteggerla, non hanno retto e sono emersi in modo drammatico. Una liberazione, sul piano psicologico, per la giovane che oggi è decisa a ottenere giustizia, conscia di aver subito un torto che difficilmente svanirà dai suoi ricordi. Il 67enne, oggi pensionato, è difeso dall’avvocato Paolo Campana.

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