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Andar per calendari, l’edizione 2017 di Torrio

Andar per calendari nella nostra rassegna almanacchi 2017 editi da comuni, enti e associazioni

Nel rispetto della tradizione Torrio val d’Aveto, la suggestiva frazione a mt. 1060 sul livello del mare ai confini con santo Stefano d’Aveto non ha deluso le aspettative pubblicando il tradizionale almanacco che mette in risalto le bellezze ambientali dei monti che fanno da anfiteatro all’alta val Nure o che si affacciano sulla val d’Aveto.

L’edizione "Torrio 2017” si avvale della impaginazione  Giancarlo Peroni con la collaborazione della Scuola grafica genovese Frassicomo, delle fotografie conservate dalle famiglie residenti e di altre scattate da amici di Torrio.  Le pagine con il succedersi dei mesi sono accompagnate da fotografie di gruppi familiari, filastrocche, aforismi e detti e proverbi.

In copertina una bella immagine di lago Bino; da gennaio a marzo ampie panoramiche su strade e vette innevate, ad aprile maggio giugno le panoramiche virano via via dai colori della primavera a quelli della piena estate. La pagina di agosto è dedicata al grande raduno della seconda domenica di Agosto in vetta al Crociglia ai piedi del basamento dell’Arcangelo san Raffaele. A settembre la scena è tutta per l’abitato di Torrio, seguono le panoramiche di ottobre, novembre e dicembre con i colori della natura che mutano dalle tonalità autunnali a quelle del pieno inverno.

Nell’ultima pagina le notizie sull’immagine simbolo dell’arcangelo san Raffaele:

La stele in marmo bianco veneto dell’arcangelo San Raffaele dal Monte Crociglia (1578 mt)veglia sugli abitanti della Val d’Aveto e della Val Nure e sugli escursionisti che percorrono i sentieri della nostra montagna. È stata scolpita da Paolo Perotti nel 1974 su commissione dei valligiani di Torrio e del CAI di Piacenza. L’altare con il monogramma della pace circondato dirami di ulivo è del 1995. L’effigie originale era conservata nel camposanto di Torrio a ricordo dei caduti della Grande Guerra e fu trasportata sul Monte Crociglia nel 1957 dai Torriesi che vollero affidarsi a Raffaele, l’arcangelo che guidò Tobia nel suo viaggio. Nel 1972 un fulmine la mandò in frantumi.

Durante la messa di ogni seconda domenica di agosto vengono ricordati i morti di tutte le guerre e della montagna, i nove scalatori del CAI di Piacenza deceduti a Pizzo Palù (29 giugno 1957) e i sette giovani della parrocchia di N.S. di Lourdes (Piacenza) periti sul Brentei il 17 luglio 1991.

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