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Cultura

Finiti i restauri, oggi s'inaugura la Sala dei Teatini

L'ex chiesa di San Vincenzo, restaurata, sarà aperta al pubblico da sabato prossimo. Oggi, alle 15.30, inaugurazione ufficiale con il sindaco Reggi. La Sala dei Teatini ospiterà in via permanente le prove dell'Orchestra giovanile Cherubini

Taglio del nastro, questo pomeriggio, all'ex chiesa di San Vincenzo. Dopo il restauro, la Sala dei Teatini verrà restituita in veste nuova alla comunità piacentina che potrà visitarla a partire da sabato 19 dicembre per tutto il periodo delle Feste (25 e 31 dicembre esclusi) in orario pomeridiano, dalle 15 alle 20.

La Sala, domani e venerdì, ospiterà le prove dell'Orchestra giovanile Luigi Cherubini, diretta dal Maestro Muti. È possibile, per chi ha ritirato i biglietti gratuiti messi a disposizione dello Iat, assistere alle prove. Due ore di musica a naso all'insù, rimirando gli affreschi della volta.
  Sala aperta al pubblico dal 19 dicembre al 6 gennaio  

Oggi, invece, inaugurazione ufficiale alla presenza del sindaco Reggi. Il primo cittadino, lo scorso 18 aprile, aveva presenziato alla visita guidata – aperta alla collettività – organizzata per far per conoscere i dettagli del restauro, degli allestimenti e degli interventi in ambito pittorico.

Per oggi pomeriggio, Palazzo Mercanti ha predisposto anche un piano di viabilità straordinario: dalle 13 alle 21 nel tratto di via Scalabrini compreso fra via San Vincenzo e via Pace sarà vietata la sosta su ambo i lati. Divieto di circolazione, invece, dalle 15 alle 17, in concomitanza con la cerimonia di inaugurazione.

E' anche merito della tecnologia se la ex chiesa è stata trasformata in un auditorium con un'ottima acustica, tanto da essere scelta come sala prove permanente dall'Orchestra giovanile diretta da Muti.
  La tecnlogia ha permesso la trasformazione in un auditorium dall'acustica ottimale  

“L’innovativa camera acustica trasparente – spiega una nota di Palazzo Mercanti – è stata realizzata interamente con pannelli in policarbonato e assolve ad un duplice scopo: da un lato rende possibile una corretta distribuzione spaziale dell’energia sonora generata dall’orchestra; dall’altro, convoglia i fronti d’onda verso l’uditorio evitando inutili dispersioni”.

Assunti agli splendori originari – la chiesa è del XVII secolo – anche  gli affreschi e le opere lignee esistenti: coro, cassa dell’organo, bussole d’ingresso. Le pitture sono illuminate da proiettori con lampade a ioduri metallici, alogene fluorescenti a Led e fibre: la loro temperatura di colore è ottimale per fare risaltare gli affreschi.

Gli ambienti sono riscaldati con pannelli posti sotto il pavimento e allacciati alla rete urbana del teleriscaldamento. Nuova vita per i locali che ospitavano, un tempo, la sagrestia ora adibiti a camerino, magazzino, deposito strumenti e locale tecnico-regia.
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