Una targa per gli avvocati piacentini che si opposero al fascismo

Una targa dedicata agli avvocati che hanno contribuito, partecipato e combattuto per liberare l’Italia. Gli avvocati della Resistenza. La targa è stata inaugurata ieri mattina, in Tribunale, alla presenza dei familiari dei legali scomparsi e delle autorità. Il presidente dell’Ordine degli avvocati, Graziella Mingardi ha sottolineato l’importanza del ricordo di chi si è battuto per la libertà e per la giustizia. Un filo comune che ha unito i discorsi del sindaco Paolo Dosi, del presidente dell’Anpi, Stefano Pronti, con quello dei partigiani cattolici, Mario Spezia. Al termine, monsignor Domenico Ponzini ha benedetto la targa. Presenti anche il presidente del Tribunale, Italo Ghitti e il prefetto Anna Palombi. Ai partecipanti alla cerimonia ha inviato un messaggio anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Gli avvocati piacentini che si opposero al fascismo sono stati tanti. Tragiche, fra tutti, le morti di Francesco Daveri e Vladimiro Bersani (“comandante Selva”, era anche capitano dell’Esercito). Il primo venne arrestato dalla Gestapo, a Milano, nel novembre del 1944. Internato a Mauthausen morì di stenti, maltrattamenti e malattia, nella primavera del 1945, pochi giorni prima che i soldati americani liberassero il lager nazista. Bersani, invece, comandante della 38ª Brigata Garibaldi, cadde in combattimento nel luglio del 1944. Altro famoso legale che ha scolpito il nome della storia della Resistenza piacentina, imbracciando le armi e guidando gli uomini sul campo di battaglia, è il maggiore dei carabinieri Fausto Cossu.

Gli altri avvocati ricordati sulla targa sono: Giuseppe Arata, Antonio Bellotti, Vincenzo Cairo, Raffaele Cantù, Carlo Cerri, Carlo Felice Dodici, Luigi Donati, Alessandro Generali, Gaetano Grandi, Ettore Granelli, Metrodoro Lanza, Ludovico Martini, Vittorio Minora, Giuseppe Panni, Felice Trabacchi.