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Valtrebbia, la valle sbarca su Facebook

Spiagge di sabbia, panorami e santuari dei ‘diari’, dove il tempo si è fermato

La Valtrebbia, “la valle più bella del mondo”, così descritta da Ernest Hemingway nei suoi diari dal fronte del 1945, sbarca su Facebook e diventa un progetto fotografico e social, con immagini mozzafiato e indicazioni sui luoghi più belli da visitare. La pagina, aperta al pubblico, si chiama “la Valle delle favole” e da qualche settimana i suoi panorami, i suoi prodotti tipici, la sua storia e la sua arte sono sbarcati su Facebook e Instagram, con migliaia di followers. “Un progetto che “guarda lontano”, spiega l’ideatrice, Laura Badiini, fotografa piacentina, “perché vogliamo far conoscere fuori dai confini regionali e, perché no, nazionali, la nostra bellissima valle”. Un ‘pezzo’ di Appennino che sta tra l’Emilia e la Liguria, ricco di posti unici: l’ansa di San Salvatore, dalla caratteristica forma di ‘elefante addormentato’ (riprodotto, in forma stilizzata anche nel logo), le spiagge naturali, l’acqua cristallina, tanto apprezzata, in estate, dal pubblico emiliano e lombardo, Bobbio, con il caratteristico “ponte gobbo”, di epoca romana e la tomba di San Colombano, uno dei padri dell’Europa, il museo archeologico e il villaggio neolitico di Travo, i luoghi della Resistenza raccontati da Hemingway,  il borgo medievale di Brugnello, che domina dall’alto i meandri del fiume, la Pietra Parcellara, monte in ofiolite che domina la valle, anticamente sommersa dall’oceano, e la Pietra Perduca, che ospita un magnifico santuario incastonato nella roccia e piscine naturali magicamente sempre ricolme d’acqua, tanto da essere state scelte come proprio habitat da una colonia di Tritoni, specie protetta.

L’ideatrice, Laura Badiini, è una grande esperta e appassionata di luoghi abbandonati e ha già allestito mostre sul tema. Molti suoi scatti professionali sono stati riproposti sulla fanpage di Facebook e Instagram: borghi medievali incastonati nelle montagne, il fascino di luoghi disabitati e logorati dal tempo, gli antichi reperti.

“La Valle delle favole” è anche cucina e propone una carrellata di piatti tipici piacentini, l’unica provincia in Europa che vanta tre denominazioni Dop sui salumi (coppa, salame e pancetta) e piatti conosciuti e apprezzati da vasta parte del pubblico di oltre confine: i ‘pisarei e faso’, chicche di farina e pangrattato in un sugo ‘rosso’ contadino con la cotica, i tipici tortelli ‘con la coda’ piacentini, nati alla corte Anguissola per un ospite d’eccezione, Francesco Petrarca, i ‘maccheroncini bobbiesi’, realizzati con l’ago da maglia e la ‘picula’d caval’, piatto a base di carne di cavallo trita e condita. E ancora: la polenta, i formaggi di montagna, i vini doc, Gutturnio, Ortrugo e Malvasia in primis. La ‘fan page’ è aperta al contributo di tutti, chiunque può postare le foto dei luoghi che più lo hanno affascinato.

“Dopo un’estate passata a raccontare i posti migliori dove fare il bagno, le piscine naturali, le cascate dove rigenerarsi in piacevoli idromassaggi naturali, e gli scenari più suggestivi, ora raccontiamo la valle d’autunno, con i suoi colori meravigliosi e i suoi sapori unici - dice Laura Badiini -. Il nostro obiettivo? Regalare al mondo la bellezza di questi posti, dove il tempo sembra essersi fermato, perché possano essere visti, apprezzati, amati e vissuti. Basta un like”.

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