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«Alimentazione e sicurezza sono un binomio imprescindibile»

Per trattare queste importanti tematiche, l'associazione laureati in Scienze agrarie e forestali di Piacenza ha organizzato un incontro presso la Sala Panini della Banca di Piacenza a cui hanno preso parte alcuni esperti che sono stati presentanti dal presidente Giuseppe Bertoni

L’alimentazione adeguata, quella che viene anche definita nutraceutica, può sicuramente diventare un importante strumento di prevenzione, ma senza adeguati controlli, possono determinarsi rischi di carattere sanitario. Sicuramente in questi ultimi anni è stato fatto molto per la prevenzione ma non bisogna abbassare assolutamente la guardia cercando di coniugare sicurezza, tracciabilità e qualità. Per trattare queste importanti tematiche, l’associazione laureati in Scienze agrarie e forestali di Piacenza ha organizzato un incontro presso la Sala Panini della Banca di Piacenza a cui hanno preso parte alcuni esperti che sono stati presentanti dal Presidente prof. Giuseppe Bertoni.

Di nutraceutica, ovvero gli alimenti che hanno una funzione benefica sulla salute umana, ha trattato il dott. Oreste Calatroni specialista in Scienze dell’alimentazione che, dopo un breve excursus storico nel quale ha evidenziato l’importanza attribuita ad una giusta nutrizione da parte dei “padri” della medicina (da Ippocrate, a Galeno, alla scuola salernitana), da cui emerge l’importanza della moderazione e la consapevolezza, come sosteneva Feuerbach, che l’uomo è relazione tra corpo e mente, ovvero è ciò che mangia. Gli alimenti influiscono dunque sui processi biologici ed enzimatici ed interagiscono tra loro, così come sui medicinali, provocando in questo caso effetti indesiderati.

Ha esaminato poi alcuni importanti componenti presenti negli alimenti, soprattutto antiossidanti naturali contro i radicali liberi, come licopene (pomodoro) e resveratrolo (vino rosso), cavoli e spinaci che proteggono dai raggi ultravioletti, aglio e cipolla con azione antiaggregante ed antiipertensiva. La dieta mediterranea, “patrimonio dell’umanità” apporta salute. Il medico che oggi tende a prendersi più cura della malattia che del malato, deve invece conoscere, saper comunicare, dare l’esempio e quando consiglia una dieta deve compiere un’anamnesi alimentare, dare obiettivi realizzabili, far partecipare la famiglia, tener conto della cucina del territorio ed effettuare regolari controlli.

“In Italia- ha spiegato il prof. Gian Pietro Molinari docente della Cattolica e direttore del Centro Interfacoltà per la Qualità e la Sicurezza del sistema agro-alimentare- il consumatore è molto sensibile alle notizie sui rischi di contaminazioni chimiche e batteriche. Tuttavia in un mercato globalizzato, la richiesta dell’origine deve diventare un’esigenza globale attraverso la definizione di regole comuni. Se è elevata la paura di contaminazioni, è bassa la percezione sulla qualità intrinseca agli alimenti. Per valutare il rischio, bisogna conoscere i meccanismi che regolano i rischi stessi, nella consapevolezza che la contaminazione può avvenire in un percorso all’interno della filiera che va tenuta sotto controllo nel suo complesso, partendo dalla constatazione che anche la massaia può commettere errori nella conservazione. E’ quindi essenziale la gestione delle informazioni nella filiera per ridurre i costi”.

laureati0803 (1)-2“Tenere sempre alta la guardia”: questo il messaggio chiaro del dott. Marco Delledonne direttore del programma di sicurezza alimentare dell’Asl di Piacenza. “La nostra attività di ricerca nei prodotti di origine animale, concerne alcune sostanze tra cui  farmaci,contaminanti ed anabolizzanti o se gli alimenti subiscono trattamenti illeciti. Il Ministero della sanità demanda alle singole Asl determinati compiti; noi ci avvalliamo del supporto dell’Istituto Zooprofilattico di Gariga. I dati dei controlli per il 2011- ha detto Delledonne-  sono sicuramente postivi, ma è difficile che le campionature effettuate sia l’effettivo specchio della realtà. Di fatto il sistema, a parare di Delledonne, dovrebbe essere meno “ingessato”, consentire un maggior numero di analisi e controlli”. Ha poi citato il caso della carne di cavallo presente nei sughi, “una vera e propria frode per il consumatore, un rischio se l’utlizzo è con carni di cavalli non destinanti alla macellazione ma alle corse, in quanto possono essere stati utilizzati farmaci; l’Asl effettua pure controlli sulla radioattività, come è sucesso ultimamente con il riscontro di Cesio 137 ritrovato in alcuni cinghiali cacciati in Val Sesia. “Insomma è essenziale un controllo costante perché il rischio per la salute umana è sempre in agguato”

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