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Assemblea Ainpo, «Serve una sana difesa del nostro territorio, il 2014 sarà un "anno zero"»

Filippo Arata, presidente Ainpo: «Per il prossimo anno ci aspettiamo un aumento sensibile del prezzo del pomodoro che sarà corrisposto ai produttori, i mercati sono in fibrillazione, le scorte nelle fabbriche esaurite. Una sana e corretta difesa del nostro territorio, è un obbligo, e questo concetto va trasmesso alla parte industriale»

“Per il prossimo anno ci aspettiamo un aumento sensibile del prezzo del pomodoro che sarà corrisposto ai produttori; i mercati sono in fibrillazione, le scorte nelle fabbriche esaurite. Ma bisogna finalmente valorizzare il nostro pomodoro, recuperare quel valore aggiunto che compete ai prodotti del Distretto, perché una sana e corretta difesa del nostro territorio, è un obbligo, e questo concetto va trasmesso alla parte industriale. Il 2014 sarà un “anno zero” da cui ripartire, con un reddito adatto a tutta la filiera”.

Concetti chiari e precisi, quelli espressi dal Presidente Ainpo Filippo Arata nel corso dell’assemblea di Ainpo (organizzazione di produttori di pomodoro da industria delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia ma pure per aglio, cipolla,melone, pisello da industria, pomodoro da mensa ecc), che si è svolta oggi presso la sala “G.Bertonazzi” al Palazzo dell’Agricoltura.

Le cifre parlano chiaro: mai così bassi gli ettari investiti ed i relativi quintali trasformati (-12%); rese e fatturato in netta discesa, con una produzione media a Piacenza di 693 quintali ad ettaro, meglio che nel Distretto. Per fortuna il Brix è stato buono “e questo- ha precisato il direttore Paolo Gazza- va sempre tenuto nella massima considerazione, perché è questa percentuale che determina il prezzo del pomodoro. Quest’anno- ha detto Gazza- i soci riceveranno l’estratto-conto tecnico per  cercare di modificare al meglio, con il supporto dei tecnici Ainpo, la produzione perché occorre- ha ribadito- tornare a reinvestire sul pomodoro in quanto ci attende un periodo favorevole per questa produzione, per la quale tuttavia occorre sempre ricordare che, dal 2011,è contraddistinta da un prezzo mondiale, perché non c’è più il contributo europeo e quindi alti e bassi sono inevitabili”.

Confermando le parole del Presidente, il direttore Gazza ha spiegato che bisogna guardare al futuro con ottimismo e nel contempo continuare ad operare in qualità: "con la prossima campagna gli industriali sceglieranno le O.P con la massima selettività, così come ci sarà una accurata scelta del socio conferente da parte delle fabbriche, dopo quello che è successo quest’anno per la scarsità di prodotto. Inoltre il contratto potrebbe addirittura essere diversificato tra le stesse industrie  ed avere valore pluriennale.

Per questo- ha concluso Gazza, occorre fare richiesta di semina corretta, con idonee scelte varietali e piani di trapianto perché le industrie vogliono conoscere con esattezza su quale pomodoro e su che quantità possono contare. Bisogna- ha ripetuto- fare affidamento suoi tecnici Ainpo per essere competitivi e fare la massima attenzione alla valutazione dei fattori produttivi”. Al termine un funzionario della Banca d’impresa Credem ha presentato un’apposita linea di prodotti e servizi previsti per l’impresa agricola.

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