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Economia

Nel 2009, 1.712 lavoratori irregolari su 782 imprese controllate

Nel giorno della firma di un protocollo d'intesa tra la Provincia e la Direzione provinciale del Lavoro per l'accesso ai dati dei Centri per l'impiego, il direttore della Dpl snocciola qualche dato sui controlli nel 2009: sono state ispezionate 782 imprese, con 1712 lavoratori trovati irregolari; 13 attività sono state sospese

La firma tra Massi (snx) e Paparo (dsx)
782 imprese controllate. 1.712 lavoratori trovati irregolari. Sono questi i dati, relativi al 2009 nel territorio piacentino, che ha "snocciolato" ufficiosamente Eufranio Massi, direttore della Direzione provinciale del lavoro, a margine della firma di un protocollo d'intesa che permetterà alla Dpl l'accesso ai dati dei Centri per l'impiego della Provincia.

Nel corso di quest'anno, poi, in particolare da luglio, 13 attività commerciali sono state "sospese". "Si tratta di un atto dovuto - sottolinea Massi -, quando l'esercizio ha più del 20% del personale non regolarizzato. La multa è di 1.500 euro, oltre ad altre sanzioni. Ma non è un procedimento "definitivo": se il titolare entro poche ore dal nostro controllo regolarizza i dipendenti, può riprendere la normale attività".

IL PROTOCOLLO - Tornando al documento sottoscritto, l'assesore provinciale al Lavoro Andrea Paparo ha sottolineato come "per favorire una buona e regolare integrazione lavorativa debbano essere messi in campo strumenti che facilitino i flussi informativi tra gli enti, in particolare tra i servizi per l’impiego e gli enti preposti alla vigilanza sul lavoro". "Specifica attenzione - prosegue - deve essere riservata alle informazioni riguardanti l'instaurazione  e la modifica  dei rapporti di lavoro che, come noto,  devono essere comunicate dai datori di lavoro  ai Centri per l’Impiego Provinciali".

IL FUNZIONAMENTO - Il modello di riferimento, anche se si tratta di una evidente semplificazione, potrebbe essere paragonato al meccanismo di rilascio del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) da parte di Inps, Inail e Cassa Edile: i soggetti che richiedono il rilascio di tale documento non accedono alle banche dati di detti organismi, bensì a una piattaforma di interscambi che permette una “validazione“ del dato da parte delle amministrazioni competenti.

UNA PIATTAFORMA WEB - Sarà quindi definita e resa disponibile una piattaforma di interscambio via web che permetta la condivisione delle informazioni e che possa essere facilmente alimentata e utilizzata da tutti gli enti che abbiano sottoscritto la convenzione. Tale interscambio, semplificando le modalità di richiesta e accelerando i tempi di risposta, oltre a rendere più agevole l’attività dei vari soggetti, potrà permettere una migliore azione di contrasto alle irregolarità del lavoro.





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