«Il Consorzio di bonifica più parla di “equità” e più, per intanto, allarga la platea dei contribuenti (ora, a quelli dei Comuni di Lugagnano, Pontedellolio e San Giorgio) anche assumendo di non aggravare la contribuenza coatta – e magari sarà vero – nel suo complesso, ma intanto affermando il proprio diritto ad esigere i contributi, che in futuro comunque potrà poi aumentare. La Confedilizia di Piacenza (pur nella difficoltà di accedere ai mezzi di comunicazione locali, non disponendo del centinaio di migliaia di euro che il Consorzio destina alla “comunicazione”) richiama l’attenzione delle popolazioni e delle Amministrazioni locali interessate sul fatto che non opporsi all’applicazione, per la prima volta, della contribuzione significa, anche per i singoli contribuenti, ammettere implicitamente che l’assoggettamento a contribuzione sia legittimo e ciò pur escludendo la Confedilizia che ciò sia vero dato che il Consorzio non risulta aver compiuto – come richiedono le Sezioni unite della Cassazione – opere che abbiano (specie di questi tempi) aumentato il valore dei terreni e delle case sottoposte a tassazione e, meno che meno, che si sia agito a termini di quanto previsto dal provvedimento del 1933 che regola la materia. La Confedilizia è a disposizione di tutti gli interessati per ogni informativa».