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Economia

Campagna uva e pomodoro, lavoro irregolare in un'azienda su tre

Sanzioni per 25mila euro, 32 aziende ispezionate di cui 12 irregolari e solo 5 in regola, 200 lavoratori controllati, 13 lavoratori in nero e due attività imprenditoriali sospese. E' il bilancio dell'attività della Direzione Territoriale del Lavoro e del corpo forestale dello Stato. Nei mesi estivi nel mirino la raccolta del pomodoro e dell'uva. 

Sanzioni per 25mila euro, 32 aziende ispezionate di cui 12 irregolari e solo 5 in regola, 200 lavoratori controllati, 13 lavoratori in nero e due attività imprenditoriali sospese. E' il bilancio dell'attività della Direzione Territoriale del Lavoro e del corpo forestale dello Stato. Nei mesi estivi nel mirino la raccolta del pomodoro e dell'uva. 

Per quanto riguarda il primo settore, il personale impiegato è principalmente di nazionalità straniera: egiziana, albanese, romena, marocchino. Nelle aziende controllate è stata ancora riscontrata, seppure marginalmente, la presenza di collaboratori famigliari. Sono stati scoperti quattro lavoratori in nero e sospesa un'attività imprenditoriale. I lavoratori coinvolti invece nella raccolta dell'uva sono principalmente di nazionalità indiana, pakistana e bengalese. In questo settore sono stati trovati 9 persone in nero e sospesa un'attività. Occorre sottolineare, fanno sapere, relativamente alle modalità di impiego regolare, che in entrambi i settori si fa ricordo a lavoratori assunti attraverso agenzie interinali, con vouchers  o a personale impiegato a seguito dell'affidamento di contratti di appalto a cooperative, composte nella quasi totalità da stranieri. Modalità di impiego di manodopera raramente riscontrate in passato. 

Il 16 settembre gli ispettori della Dtl con gli agenti della Forestale hanno scoperto che una cooperativa composta interamente da indiani in una azienda vitivinicola di Castellarquato stava impiegando per la vendemmia sette lavoratori in nero su 13 totali. Dei sette in nero due avevano il permesso di soggiorno scaduto e quattro in possesso di permesso di soggiorno per richiedenti asilo. I quattro sono ospitati in alcuni appartamenti a Pontenure. Sono in corso ulteriori e approfonditi accertamenti riguardanti le posizioni dei lavoratori impiegati senza permesso di soggiorno idoneo allo svolgimento di attività lavorativa. In particolare si dovrà accertare, sulla base della documentazione in via di acquisizione, se le posizioni di quanti hanno il permesso scaduto o hanno inoltrato richiesta di asilo siano compatibili con quanto fatto. Avviati anche contatti con l'Ausl per segnalare le posizioni di tutti i lavoratori, regolari ed irregolari, addetti alla vendemmia, dal momento che il documento di valutazione del rischio (Dvr) deve sempre essere posseduto da chi impiega personale alle proprie dipendenze. Dagli accertamenti in corso è emerso che, mentre l'azienda agricola appaltante la raccolta dell'uva, aveva redatto il Dvr, altrettanto non è possibile dire della cooperativa appaltatrice.  «Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione, la sinergia ci permette di lavorare bene e in sicurezza», commenta il comandante provinciale della Forestale, Gianni Raineri. 

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