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Economia

Coldiretti: «Buone prospettive per la vendemmia 2015. Agosto decisivo»

La commissione vitivinicola di Coldiretti Piacenza: «Sono buone le prospettive per la vendemmia 2015, sulle quali però decisive saranno le condizioni climatiche di agosto per portare a compimento la maturazione delle uve»

Sono buone le prospettive per la vendemmia 2015, sulle quali però decisive saranno le condizioni climatiche di agosto per portare a compimento la maturazione delle uve. Così la commissione vitivinicola di Coldiretti Piacenza riunitasi ieri presso la sede dell’Organizzazione agricola ha sintetizzato la situazione attuale della campagna vitivinicola a poche settimane dalla vendemmia.

“L’andamento climatico degli ultimi mesi, commenta Dario Panelli, responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Piacenza, nonostante un luglio tra i più caldi mai registrati, permette di dire che le condizioni per una raccolta di qualità ci sono tutte. Le precipitazioni di giugno infatti hanno fornito una buona riserva idrica alle vigne, permettendo loro di sopportare le alte temperature delle ultime settimane. Riguardo ai tempi di raccolta si può dire che, avendo registrato una fase di invaiatura delle uve in anticipo rispetto allo scorso anno di circa una settimana, le operazioni di vendemmia saranno anticipate di alcuni giorni rispetto al 2014.”

“Ora attendiamo la pioggia, aggiunge Andrea Poggi, coordinatore della commissione vitivinicola di Coldiretti Piacenza, ed una buona escursione termica che permetterebbero di migliorare l’accumulo di importanti sostanze, aromatiche importanti per i nostri  vini bianchi in primis la Malvasia e fenoliche per i vini rossi come il Gutturnio.” Durante l’incontro, centrale è stato il tema della sburocratizzazione del comparto con le proposte presentate da Coldiretti e confluite nel testo Unico ora in discussione in Parlamento la cui attuazione eliminerà almeno 40 tra adempimenti e registri e ridurrà  del 50% il tempo dedicato alle scartoffie.

All’ordine del giorno infine anche l’indagine sul falso Doc nell’Oltrepò Pavese, per la quale i viticoltori piacentini hanno espresso l’auspicio che venga fatta chiarezza al più presto per sgombrare i sospetti dal settore, “Per questo, conclude Poggi, occorre chiudere le porte  a tutti i tentativi di frode che causano un grave danno economico e di immagine al settore per difendere il buon nome e la qualità che il vino italiano si è conquistato.”

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