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Economia

«Con una frazione dello sforzo ora profuso per Mps si sarebbe evitato il peggio»

Intervista de "Il Giornale" a Corrado Sforza Fogliani, neo vicepresidente Abi e presidente di Assopopolari

La febbre del credito resta alta in Italia: Mps, che venerdì notte ufficializzerà i risultati degli stress test Bce come le altre big del settore - sarà costretta a cedere 10  miliardi di deteriorati al fondo Atlante e a ricapitalizzare. L'asta per acquistare le "nuove" Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti ha visto pervenire solo 3 offerte da parte dei fondi. Così scrive il quotidiano nazionale “ILGIORNALE” che sviluppa il tema attraverso l’intervista, che riprendiamo, a Corrado Sforza Fogliani, neo vicepresidente Abi e presidente di Assopopolari che afferma: “Quello che può sembrare un inconveniente può essere trasformato in un'opportunità. Occorre fare un appello ai capitani coraggiosi, che non mancano in Italia; le quattro banche sono state risanate dal Fondo di risoluzione con 1,6 miliardi. Ora con poco più di 500 milioni, che è quanto offrono i fondi Usa, i nostri capitani coraggiosi potrebbero assicurarsi la proprietà di istituti risanati. Fondendoli e facendo enormi economie si creerebbe una delle realtà più  efficienti del Paese, con il plauso della comunità finanziaria.

- Presidente Sforza Fogliani, propone di seguire il modello dell’intervento dei Malacalzain Carìge?

Dico che non è necessario che a comprare le banche siano altri istituti o banchieri. Quanto invece agli stress test, sono uno strumento antiquato; condivido l'appello dell'Abi perché vi sia una posizione responsabile.

- Il quadro economico – complici le conseguenze della Brexit rimarte G20 – resta però incerto ....

La Brexit non impatta sull'euro ma solo sulla Ue. Non considero quindi la decisione della Gran Bretagna negativa per l'Italia, ma un' occasione che il nostro governo dovrebbe saper cogliere, a differenza di quanto accade ora.

- Ma il sistema bancario è sotto tiro in Borsa per i suoi 200 miliardi di sofferenze lorde

I deteriorati sono solo in piccola parte il risultato di prestiti errati dei banchieri Le banche non sono monadi, nuotano nell'ambiente creato dalla politica. Nessuno poteva prevedere una crisi così grave e così lunga come quella che avvinghia l'Italia dal 2008. Noi abbiamo importato la crisi aggravandola con un'imposizione immobiliare smodata, decisa dal governo Monti e sostanzialmente confermata dagli esecutivi successivi compreso l'attuale. Le garanzie immobiliari che assistono i prestiti  sono state svalutare in proporzione ai 2mila miliardi di diminuzione dei valori immobiliari che hanno impoverito tutti gli italiani.

- Come giudica la politica "bancaria" del governo Renzi: dal baiI-in alla riforma delle popolari?

Per il baiI-in si è solo inutilmente prospettato un disastro che non sui verificherà mai. Non voglio, invece, entrare nel merito della riforma delle Popolari, perché c'è perlomeno un'inchiesta in corso alla procura di Roma per insider trading. Quello che è pacifico è che si è ricorsi, paradossalmente, ad uno degli strumenti dell' armamentario fascista per costringere le popolari con 8 miliardi di attivi a convertirsi in spa. Con il  risultato che i fondi si sono già impadroniti della prima cooperativa che si è convertita.

- Il Fondo Atlante ha però da poco speso 2,7 miliardi persalvare Popolare Vicenza e Veneto Banca...

Mi lasci dire, anzitutto  che queste due popolari sono sotto il  tiro di fuoco del bonapartismo economico, che non tollera la concorrenza che nei singoli mercati le Popolari assicurano. Vi sono banche di altro tipo che hanno avuto default non meno importanti, anche se non se ne è volutamente parlare. E aggiungo che non siamo in presenza di illazioni determinate dalla natura in sé degli istituti.

- E Il crac di Etruria?

-Etruria era l'unica popolare delle famose quattro banche spesso erroneamente definite quattro popolari. Le altre erano due casse di risparmio e una spa-ex cassa ben più grande di Etruria. Un' altra cassa, Tercas è stata inoltre salvata dalla Popolare di Bari.

- Resta il problema di Mps

Se il governo e altri, cui spettava di farlo, avessero messo in campo anche solo un quarto dell'impegno ora profuso per Mps, storicamente vicino alla sinistra, l'Italia avrebbe evitato il disastroso disdoro che è derivato accettando supinatemene  le imposizioni della Ue sulle 4 banche. Ci vorranno invece decenni per superarlo. Però all'epoca l'esecutivo era tutto impegnato a ottenere l’ok sulla legge di stabilità.

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