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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Confagricoltura: «Con la ricetta elettronica possibilità di ridurre l’antibiotico-resistenza»

L’incontro sulle nuove modalità operative e gli impatti sulla gestione negli allevamenti si è svolto presso la Sala Visconti di Confagricoltura

«Dicono che in Italia ci sia il maggior consumo di antibiotici per uso veterinario, ma non è dato sapere con precisione da dove sono stati estrapolati questi dati. Ora con l’obbligo di ricetta elettronica per i farmaci veterinari che scatterà dal 1 gennaio su tutto il territorio nazionale ci sarà piena disponibilità per ordini e consumi. Ci dobbiamo augurare che il sistema funzioni e che non rappresenti un ulteriore aggravio per gli allevatori». Così Giovanna Parmigiani, componente di giunta nazionale di Confagricoltura, ha introdotto l’incontro sulle nuove modalità operative e gli impatti sulla gestione negli allevamenti che si è svolto presso la Sala Visconti di Confagricoltura.

Guglielmo Lanza, dirigente Veterinario responsabile dell’Unità Operativa Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche dell’Ausl Piacenza, ha detto chiaro e tondo che «questa nuova disposizione non aumenterà la burocrazia, anzi la ridurrà, ma non diminuirà nemmeno l’uso degli antibiotici, a meno che non ci sia uno sforzo corale di tutta la filiera, come di tutta la società, compresi medici di famiglia, pediatri e questo servirà anche all’ambiente».

Lanza ha ricordato che da 30 anni non sono stati predisposti nuovi antibiotici e questo ha creato problemi per la resistenza su determinate patologie. «Ma si tratta di un problema globale; è aumentata la sensibilità e la consapevolezza degli allevatori per un uso responsabile, ma questo è un problema che va affrontato in maniera multidisciplinare».

«I dati confermano che c’è stata una riduzione nel consumo dal 2010 al 2015 e c’è la convinzione che questo andamento sarà confermato. A Piacenza si è lavorato molto, abbiamo diffuso le linee - guida con manuali operativi e guide pratiche adattate con queste finalità coinvolgendo tutta la filiera. Puntiamo principalmente sull’importanza di una corretta gestione aziendale, ovvero vaccinazioni e buon management, per un uso razionale degli antibiotici. Dobbiamo lavorare insieme nella convinzione che l’antibiotico resistenza è un fenomeno reversibile. Non è possibile la zootecnia senza antibiotici, ma questi sono un ausilio, non un rimedio alle eventuali carenze gestionali».

«Si abolisce - ha chiarito Medardo Cammi, presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Piacenza - di fatto il cartaceo (anche se volendo si può continuare a tenere), tutto rimane registrato e totalmente tracciabile, compresa la gestione delle scorte in azienda. La ricetta verrà del tutto dematerializzata: il veterinario emetterà digitalmente la ricetta, dando segnalazione al Sim (Sistema informativo ministeriale), che assegnerà un numero identificativo e un pin di autenticazione, che il veterinario poi comunicherà all’allevatore. Quest’ultimo farà avere al farmacista/grossista numero e pin della ricetta in questione, che a sua volta contatterà il Sim e si farà mandare i dati prescrittivi. A questo punto il farmacista/grossista fornirà il farmaco all’allevatore, inviando in conclusione al Ministero le informazioni di fornitura, in modo che ogni singolo passaggio venga documentato per via telematica. Oltre alla completa digitalizzazione della ricetta, è prevista la gestione elettronica anche del registro di carico e scarico e del registro dei trattamenti. Dobbiamo - ha concluso - dare la dimostrazione che tutti insieme sappiamo gestire il farmaco».

Sono seguite le testimonianze di due giovani allevatori che hanno testato il nuovo sistema nel periodo sperimentale: Elena Ferrari, presidente della Sezione di Prodotto Lattiero-Caseraria di Confagricoltura Piacenza ed Egidio Merli allevatore zootecnico di bovine da latte a Cortemaggiore. Le conclusioni sono state affidate a Filippo Gasparini Presidente di Confagricoltura Piacenza: ha auspicato che «l’allevatore non venga lasciato solo; la sua fiducia è già scemata ed i costi sono aumentati».

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