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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

La replica di Confedilizia a Zermani: «Il Consorzio pensa solo ad allungarsi la vita»

«Sono finiti i tempi delle illusioni e dei "giochi illusori": i piacentini, perfino i Comuni, hanno capito che il Consorzio di bonifica mira ad allungarsi la vita, strumentalizzando allo scopo la difesa del territorio, della natura e così via ed anche l'appoggio della Regione e i soldi che questa pone a sua disposizione, invece di darli ai Comuni, cui spetterebbero in virtù della diretta rappresentanza del territorio»

«Sono finiti i tempi delle illusioni - afferma Confedilizia Piacenza - e dei "giochi illusori": i piacentini, perfino i Comuni, hanno capito che il Consorzio di bonifica mira ad allungarsi la vita, strumentalizzando allo scopo la difesa del territorio, della natura e così via (chi più ne ha più ne metta) ed anche l’appoggio della Regione e i soldi che questa pone a sua disposizione, invece di darli ai Comuni, cui spetterebbero in virtù della diretta rappresentanza del territorio».

Così la Confedilizia di Piacenza replica al presidente del Consorzio Fausto Zermani che, a proposito del ricorso in Cassazione dell’Amministrazione provinciale, aveva osservato che bisogna non ridurre tutto “ad una partita di avvocati”. «L’affermazione di Zermani – osserva in una nota la Confedilizia – ha il sapore di una presa in giro, considerato che proprio il Consorzio, favorito dall’esecutività immediata che una vecchia legge (dei tempi in cui i Consorzi erano ben meno e ben diversi) attribuisce ai ruoli che il Consorzio da sé solo forma e si approva, col formale e scontato avvallo della Regione, costringe i contribuenti che possono farlo (gli altri, fin che la politica non provvede, subiscono per forza; ma in sede nazionale si sta provvedendo) a promuovere cause per non pagare tributi che sono per la grandissima parte infondati, come dimostrano le continue sentenze di condanna del Consorzio ottenute da chi può permettersi di ricorrere alla giustizia tributaria e ordinaria».

«A proposito della causa della Provincia la Confedilizia – che dà atto al Presidente Rolleri di difendere i piacentini “davvero e non a parole”, come ci si aspetta faccia in materia anche il Comune di Piacenza, con atti finalmente concreti, e che ringrazia, anche, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Foti e Oppizzi, che pure si battono nello stesso senso – fa rilevare, contro quelle che definisce “le cortine fumogene del Consorzio”, che “per essere definito generale, il beneficio deve pur sussistere; se esso è generico, per ciò stesso è improduttivo di effetti contributivi».

«Si consideri – continua la Confedilizia – il beneficio apportato mercé la salubrità dell’aria: sarebbe generale, stante l’estensione, cioè investirebbe una molteplicità d’immobili, recando un miglioramento a ciascuno di essi. In realtà, però, tale beneficio è generico, vista la sua inconsistenza, si direbbe quasi la sua impalpabilità, e dunque inconferente ai fini della contribuzione. Il beneficio generale, inoltre, lato sensu inteso, non per ciò stesso incide sulla contribuenza: non è sufficiente tale carattere. Infatti, esso deve essere altresì diretto». 

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