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Economia

Consorzi al tavolo con Trespidi: ecco i problemi della bonifica

Si è svolto lo scorso venerdì l'incontro fra i vertici dei Consorzi di Bonifica e il presidente della Provincia, Massimo Trespidi. Sul tavolo, le problematiche dell'attività di bonifica con particolare riguardo alle conseguenze dei mutamenti climatici. Gravoso il problema della carenza idrica

Oltre settanta acquedotti rurali e ottanta chilometri di viabilità anch’essa rurale. Sono i numeri dei Consorzi di Bonifica piacentini nelle zone di montagna, in grado di fornire alla popolazione ancora residente e operante in area di fruire dei servizi essenziali. Ma i Consorzi di Bonifica versano attualmente in difficoltà, in particolare a causa dei mutamenti climatici e della carenza idrica. Se ne è discusso lo scorso venerdì, durante il meeting fra i vertici dei Consorzi piacentini e il presidente di corso Garibaldi, Massimo Trespidi.

E' stata soprattutto l'urbanizzazione degli ultimi decenni a portare, in pianura, ad una progressiva impermeabilizzazione del suolo e a rendere difficile l'opera di bonifica. Il presidente della Provincia ha preso atto dei principali interventi di potenziamento delle opere di bonifica e di costruzione di nuove opere resesi necessarie per assicurare la regimazione delle acque meteoriche, acque che giungono alle reti consortili con portate sempre più rilevanti e in tempi sempre più brevi.

  La carenza idrica è un problema prioritario per i Consorzi  


I Consorzi hanno  anche sottolineato l’importanza di stoccare l’acqua dei torrenti appenninici quando questa nei mesi invernali  è, generalmente, abbondante per destinarla, nei siccitosi mesi estivi all’agricoltura, rinnovando infine all’Amministrazione Provinciale di riprendere in considerazione lo studio di fattibilità del progetto di invasi montani nella alta Val Trebbia.

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