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Economia

Consorzi di Bonifica: operatività ed economia

I Consorzi di Bonifica di Piacenza passeranno da 2 a 1. “E' un passo importante ma non l'unico verso la riforma” spiega il Consigliere Pd, Nino Beretta. Per la Lega Nord è solo uno spot elettorale. Ma il meglio, deve ancora venire. Fra qualche anno, ma “entro la legislatura”

Meno Consorzi, ma più efficaci in termini di operatività e più economici in termini di costi. Questo è l'obiettivo dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia – Romagna che lo scorso 22 aprile ha votato a favore della riduzione dei Consorzi di Bonifica. Su tutto il territorio, passeranno da 16 a 8: dimezzati.

nino-beretta-pdRistretti nel numero, nelle dimensioni, nei costi di gestione. D'accordo, l'Emilia non è la sola regione a muoversi in tal senso, progetti analoghi di riordino stanno spuntando come funghi in tutta Italia. Ma quali vantaggi, effettivamente per i consumatori? E per i lavoratori? Non è che oltre alle dimensioni si restringeranno anche i posti di lavoro? Inevitabile, certo, dichiara il Consigliere regionale del Pd Nino Beretta  ma niente tagli all'occupazione, garantisce. “Non ci sono licenziamenti di personale in previsione, ma solo un naturale turn over” ci spiega al telefono. “Riduzione di organico significherà, nel tempo, semplicemente la mancata sostituzione di coloro che andranno in pensione”.
  Riduzione di organico significherà semplicemente la mancata sostituzione di coloro che andranno in pensione  

Poi, non è che si debba fare di tutta l'erba un fascio anche nel delicato tema dell'impiego. “Ci sono alcune professionalità che verranno comunque sempre garantite, anche quando i consorzi passeranno da due a uno” continua Nino Beretta. Chiaro. Soprattutto per quanto riguarda i ruoli tecnici. Caso mai, a tremare, dovrebbero essere gli amministrativi.

Nessun beneficio sulla riduzione dei Consorzi, invece, è ravvisato dalla Lega Nord. Per Maurizio Parma, Consigliere regionale del Carroccio “Non è altro che uno spot elettorale: vi è, infatti, incertezza in merito ai costi e ai benefici relativi che l’accorpamento produrrà”. 
  Per i cittadini ci sarà una semplificazione contributiva  

Anche questo passo però, viene smentito da Beretta: insomma, meno spese, meno costi. Per quanto riguarda i cittadini, al momento, si sa solo che ci sarà una semplificazione contributiva ma non necessariamente una riduzione del tributo. Adesso si paga Enìa per la gestione delle fogne e al Consorzio si deve il contributo di bonifica delle aree urbane. “L'obiettivo della norma è quello di unificare l'aspetto contributivo, con un unico referente: Enìa”. Che è anche il gestore delle fogne. Sarà Enìa, poi, a pagare il Consorzio. Un soggetto, in luogo di due. Non si sa ancora però se anche i tributi pagati dal cittadino, da due diventeranno uno. “La norma sulla riforma dei Consorzi è ancora in itinere” spiega Beretta “ma contiamo di renderla effettiva entro il termine della legislatura”.
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