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Economia

Dalla catena di montaggio alla produzione industriale tutta automatizzata

Gli scenari prossimi del lavoro nel convegno dei Maestri del Lavoro all’Isii Marconi. Assegnati gli incentivi allo studio “Una stella per la scuola”

Le sfide e le opportunità della nuova rivoluzione industriale, la cosiddetta “Industria 4.0”, ossia la tendenza dell'automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la qualità produttiva degli impianti, sono state i pilastri portanti del motivante convegno organizzato dal Consolato Piacentino dei Maestri del Lavoro, svolto all’Aula Magna Isii. G. Marconi.

Nei nostri convegni sul tema-scuola lavoro - ha detto nel saluto iniziale il Console Provinciale Roberto Girasoli, abbiamo sempre cercato di proporre temi di attualità e quest’anno abbiamo pensato di proporre una riflessione sulla rivoluzione industriale legata all’era digitale, quella che viene chiamata l’INDUSTRIA 4.0: interconnessione sempre più diffusa tra persone, dati, cose, ecc. grandi scambi di informazioni in tempo reale, controllo da remoto, sviluppo di intelligenze artificiali, decisioni e analisi sempre più automatizzate. Dopo il saluto del sindaco Paolo Dosi, dell’Assessore provinciale a Scuola e Lavoro, Annalia Reggiani, e della prof. Isii Claudia Lombardi, alcuni manager di primo piano dell’industria e delle Università hanno illustrato i loro punti di vista su ciò che le imprese si aspettano dalle tecnologie per la fabbrica del futuro e soprattutto su come i giovani dovranno prepararsi per essere protagonisti degli scenari dei prossimi decenni. In questo percorso i maestri del lavoro possono agevolare lo sviluppo delle competenze.

Dalla catena di montaggio alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa

Gianmario Verona, Rettore Università L. Bocconi in videointervista, ha insistito sul concetto: “la componente digitale deve assumere il carattere di formazione diffusa come lo è per la lingua inglese: la vostra è la prima generazione di nativi digitali”. Sono seguiti gli interventi stimolati e coordinati da Gaetano Rizzuto di Carlo Tagliaferri, già Presidente SELTA - Sandro Foletti direttore tecnico Jobs - Marco Crotti Presidente Coldiretti Piacenza - Paolo Rizzi, Professore di Economia alla Università Cattolica, dei quali sintetizziamo alcuni dei concetti espressi:  la catena di montaggio non necessità più dell’apporto dell’operaio per operazioni meccaniche, ma solamente per attività di settaggio dei macchinari e la logistica interna allo stabilimento non viene più gestita dall’operaio, ma da robot in grado di sollevate pesi maggiori. Il ruolo dell’operatore rimane quello di impostare il sistema informatico. La produzione gestita virtualmente può essere controllata in remoto con la possibilità di individuare problemi e risolverli a distanza. Questo significa immaginarsi una fabbrica senza lavoratori, gestita dalle macchine ma con l’operatore che si interfaccerà sempre di più con il proprio tablet connesso alla rete aziendale. Gli orari di lavoro saranno più flessibili e sarà possibile lavorare a distanza. Non sarà però verosimile l’entrata in fabbrica di lavoratori senza competenze e senza istruzione. Le macchine non rubano lavoro all’uomo, ma spostano il centro del lavoro fisico e manuale ad un lavoro di creazione e progettazione. Con Industria 4.0 le competenze sono l’aspetto centrale in virtù del quale un lavoratore viene scelto. Una buona Università e buoni voti non fanno di un giovane un esperto nella gestione di complessi macchinari interconnessi. Le imprese tecnologiche hanno l’esigenza di offrire formazione continua.

La tecnologia apre degli orizzonti del tutto nuovi nei settori del lavoro, prendendo vecchi lavori e trasformandoli in figure realmente innovative quali il Broker del tempo, che permetteranno agli individui di guadagnare dei crediti-tempo per le attività che svolgono per la comunità, assistente sociale per social network con il compito di aiutare persone traumatizzate o marginalizzate dai “social”, e ancora agricoltore verticale, esperto di fattorie urbane, luoghi di produzioni agricole all’interno di edifici e agricoltori/allevatori genetisti. Questo in futuro mentre, ad esempio, è già realtà il trattore senza guida umana.

Conclusione: La trasformazione digitale del mercato del lavoro deve esser letta come grande opportunità di crescita capace di accelerare lo sviluppo economico, sociale e culturale. Investire nella costruzione di una cultura digitale è importante tanto quanto investire in asset di materiali e tecnologie.

I premi “Una stella per la scuola”

Nella seconda parte della mattinata testimonianze ed esperienze di giovani ex studenti e la conclusione dell’iniziativa “UNA STELLA PER LA SCUOLA” che ha portato l’esperienza e la professionalità dei M.d.L. in nove scuole interessando gli studenti delle terze, quarte e quinte classi delle Scuole secondarie di secondo grado, con la premiazione degli studenti vincitori del concorso: un tangibile stimolo all’impegno scolastico con l’assegnazione di contributi allo studio per complessivi 3.350 euro, agli studenti: Reda Dahquae, scuola Leonardo da Vinci - Chiara Frassinetti , Casali Castelsangiovanni -  Arian Alexander  Bonvino, Leonardo da Vinci - Riccardo Schiaffonati, Isii Marconi – Chenoui  Aicha, Romagnosi - Lorenzo Paraboschi, ISII Marconi, Simone Mazza, Romagnosi, Luca Tessitore, Alberghiero Raineri-Marcora; a Lucio Passerini Istituto Agrario G. Raineri con la personale motivazione: “Esempio stimolante di partecipazione ed impegno, specie nelle competizioni scientifiche e tecniche, dove ha raggiunto sempre risultati eccellenti e ottimi piazzamenti meritando di rappresentare l’Italia a livello internazionale”.

Infine una targa d’onore consegnata da Alessandra Castelvetri, Console regionale MdL, a Michele Spelta che ha ricevuto il titolo di “Alfiere del lavoro 2016” dalle mani del presidente Mattarella al Quirinale, perché risultato tra i 25 migliori studenti d’Italia. Diplomato l’anno scorso al liceo scientifico Gioia di Piacenza con la media 9,850 e il giudizio finale di 100/100 con lode, adesso frequenta il corso di laurea in Fisica all’università degli studi di Bologna.

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