Domani partono i saldi
Da domani merce al ribasso nei negozi di Piacenza. Per Telefono Blu, saranno 18 i milioni di euro che usciranno dalle tasche dei piacentini. In tutta la regione, verranno spesi 350 milioni. Attenzione alle truffe e alle bufale, avvertono le associazioni dei consumatori
Redazione
02 gennaio 2009 12:00
Una stagione di saldi anticipati, questa del 2009. Partono in tutta Italia con una settimana di anticipo, complice la crisi economica che blocca gli acquisti. Così, dopo un Natale di magra, al via la stagione dei ribassi. A Piacenza, secondo le stime diffuse da Telefono Blu, si spenderanno 18 milioni di euro.
Sul fronte della spesa, resta comunque un cauto ottimismo, le previsioni non sono rosee. Rispetto all’anno passato, compreremo il 20% in meno a livello nazionale, mentre a livello regionale, in Emilia, si spenderanno 350 milioni di euro, il 12% in meno del 2007.
Sono i bolognesi, secondo i dati di Telefono Blu, i primi ad aprire il borsellino: dalle loro tasche, usciranno 120 milioni di euro per gli acquisti in liquidazione. I più tirati, i piacentini, che di milioni ne spenderanno 18. Insieme alle cifre però, partono anche le raccomandazioni per evitare di incorrere in vere e proprie truffe.
Prima regola, ricordarsi i prezzi “pieni” per verificare che lo sconto applicato sia reale. Visitare più negozi, poi, aiuta a farsi un’idea più completa di quello che circola sui banchi dei saldi. Spesso, infatti, si butta sul bancone anche la merce invenduta negli anni precedenti. Conservare lo scontrino, infine, aiuta a cambiare la merce difettosa.
Contrariamente a quanto si possa pensare, non è vero che i capi in vendita non si possono restituire, rivela l’Adoc, il sindacato dei consumatori. “Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito che il consumatore deve denunciare al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”, dichiara l’associazione in una nota.
Sul fronte della spesa, resta comunque un cauto ottimismo, le previsioni non sono rosee. Rispetto all’anno passato, compreremo il 20% in meno a livello nazionale, mentre a livello regionale, in Emilia, si spenderanno 350 milioni di euro, il 12% in meno del 2007.
Sono i bolognesi, secondo i dati di Telefono Blu, i primi ad aprire il borsellino: dalle loro tasche, usciranno 120 milioni di euro per gli acquisti in liquidazione. I più tirati, i piacentini, che di milioni ne spenderanno 18. Insieme alle cifre però, partono anche le raccomandazioni per evitare di incorrere in vere e proprie truffe.
| Adoc: non è vero che i prodotti in saldo non si possono cambiare |
Prima regola, ricordarsi i prezzi “pieni” per verificare che lo sconto applicato sia reale. Visitare più negozi, poi, aiuta a farsi un’idea più completa di quello che circola sui banchi dei saldi. Spesso, infatti, si butta sul bancone anche la merce invenduta negli anni precedenti. Conservare lo scontrino, infine, aiuta a cambiare la merce difettosa.
Contrariamente a quanto si possa pensare, non è vero che i capi in vendita non si possono restituire, rivela l’Adoc, il sindacato dei consumatori. “Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito che il consumatore deve denunciare al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”, dichiara l’associazione in una nota.
Redazione
02 gennaio 2009 12:00
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