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Economia

E’ in atto un cambiamento epocale: i produttori devono uniformarsi ai nuovi mercati

L'intervento del professore Daniele Fornari della Cattolica di Piacenza all'assemblea di Agriform a Sommacampagna (Verona)

«E’ un cambiamento d’epoca!». Ha esordito così, citando le parole di Papa Francesco, il professore Daniele Fornari docente di Marketing della Facoltà di Economia della Cattolica di Piacenza, all’assemblea di Agriform a Sommacampagna (Verona).

«Si tratta - ha sottolineato nella sua dettagliata panoramica sui mercati e le abitudini dei consumatori - di una situazione di completa discontinuità con il passato; soprattutto bisogna essere consapevoli che stiamo vivendo una fase nuova, con regole diverse e pertanto è necessario mutare anche i comportamenti aziendali».

«La prima sfida - ha precisato - è quella relativa alla crescita delle aziende che nel 2008 si è azzerata. Solo il mercato dei formaggi grana ha fatto registrare un +4,8% ma le ragioni del calo generalizzato sono molteplici: demografico, dei nuclei familiari, con prodotti sui mercati “maturi” ormai al 75%; quindi la concorrenza si confronta sul prezzo».

Ma a parere di Fornari sono cambiati molto anche i modelli di consumo e gli stili: aumentano sempre più i prodotti biologici, la richiesta di quelli vegetariani e vegani e quelli per evitare le intolleranze. Si assiste ad uno sviluppo di nuovi modelli di consumo ed aumentano quelli salutistici: questo perché le aziende cercano sempre di intercettare i bisogni dei consumatori. Ma cambiano anche le qualificazioni delle vendite, cresce la fascia “premium” e persino una catena europea come  Lidl ora punta sui prodotti del territorio, mentre prima il suo listino era europeo.

«Insomma - ha detto Fornari - si consuma un po’ meno senza rinunciare alla qualità che oggi si configura in nuove dimensioni: sicurezza, tracciabilità dei prodotti, contenuti salutistici; si valuta il loro grado di intolleranza, la loro naturalità; si cercano prodotti “comodi”, funzionali, che si conservano facilmente. Per questo- ha chiarito- le aziende devono “raccontare” i loro valori distintivi di fronte ad un consumatore sempre più emancipato».

Così aumentano le sfide. Quella dell’immagine del punto vendita, tra le marche e lo sviluppo dei prodotti-servizio, dove il packaging è fondamentale. C’è poi la sfida del cambiamento, ovvero bisogna tener conto di determinati valori e prepararsi al futuro; è necessaria fiducia e passione; sono richieste competenze, innovazione e diventa fondamentale il coraggio ed  il “gioco di squadra”.

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