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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Ferie e malattie, i dipendenti del Comune di Piacenza assenti 51,5 giorni all'anno

In media nei comuni italiani i dipendenti sono assenti da lavoro 50 giorni l'anno, ma non mancano casi al limite dell'assurdo. Perché l'assenteismo ordinario è una malattia che blocca la macchina pubblica più dell'immagine di chi timbra l'entrata e imbocca subito l'uscita. I dati del Rapporto Ermes

"Malattie, congedi, permessi e ferie", l'assenteismo ordinario scava sotto la macchina pubblica ed erode performance e servizi più dell'immagine di chi timbra l'entrata e imbocca subito l'uscita. Questa la fotografia dell'Italia che si dipana dai numeri messi in fila dal centro di ricerca Ermes nel suo primo Rapporto sui Comuni. Numeri che offrono il quadro strutturale degli enti pubblici e di un'interessante indicazione di sistema: nei Comuni piccoli, dove gli organici sono più ridotti e c’è in genere più spirito di squadra ma anche più controllo reciproco, le assenze sono minori (46,1 giorni in media, ferie comprese), mentre l’indice sale al crescere delle amministrazioni fino a raggiungere il massimo (51,4 giorni) dove i dipendenti sono più di mille. Palermo, Cagliari, Catania e Torino spingono in alto il dato delle città, mentre a Napoli, Rimini, Milano e Salerno le assenze sono più basse.

A dispetto delle indicazioni poi ci sono i casi, da studiare e stigmatizzare. Il primo ci porta a Locri, 12mila abitanti sulla costa ionica di Reggio Calabria, dove malattie, congedi, permessi e ferie hanno tenuto i dipendenti del Comune  lontano dal posto di lavoro per 99,4 giorni in un anno, ad un passo dal "doppiare" la Media dei Comuni indicati nel rapporto Ermes che si fermano a 50 giorni medi di assenza. Il valore medio è la risultante di una media di 31,3 giorni di ferie, 10,3 giorni di malattia, 3,4 giorni di assenza ex legge 104/1992, 3 giorni di maternità e congedo parentale,  2,3 giorni di altre assenze per concorsi, esami, lutto.

A completare la "top 5" dei dipendenti assenteisti ci pensano gli Statali sardi de La Maddalena, 87 giorni lontani dal posto di lavoro, i reggini di Condofuri (86), i messinesi di Pace del Mela (83) e i pontini di Terracina (80).  L’indicatore delle assenze (calcolato sui dati dei quasi 2.300 Comuni inclusi nel Progetto Ermes), mostra una evidente variabilità a livello territoriale: 9 regioni si attestano su valori prossimi a quello medio, e mentre ai valori medio-bassi registrati in Lombardia, Veneto, Toscana, Campania, Molise, si contrappongono Calabria e Sicilia con indici medioalti. Ma, almeno stando ai dati ufficiali, non mancano casi-limite al contrario, da Biassono (Monza e Brianza; 14 giorni di assenza medi a testa, meno delle ferie) a Mussomeli (Caltanissetta; 18,1 giorni).

IL DATO DEL CAPOLUOGO PIACENZA

Per quanto riguarda i 102 capoluoghi di provincia, Piacenza occupa la 60esima posizione con una media di 51,5 giorni di assenza. 

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