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Flat Tax: pregi e difetti sotto la lente in Confindustria Piacenza

La flat tax (ovvero tassa piatta), è una sistema di imposizione fiscale che prevede un'unica aliquota valida per tutti. Armando Siri e Francesco Daveri a confronto sul delicato tema delle tasse

La flat tax (ovvero tassa piatta), è una sistema di imposizione fiscale che prevede un'unica aliquota valida per tutti. In questi tempi di già accesa campagna elettorale (e chissà quante ne sentiremo man mano che ci si avvicina alle elezioni di marzo), Confidustria Piacenza ha organizzato un incontro su questo tema invitando Armando Siri, consigliere economico della Lega, che ha proposto la tassazione forfettaria al 15% e Francesco Daveri, docente della Bocconi e editorialista.

Il Presidente Alberto Rota nel suo saluto ha ribadito “che pagare le tasse è civilissimo se hanno un ritorno immediato in termini di servizi. Il fisco italiano è comunque uno dei più onerosi al mondo: nel 2016 le tasse hanno raggiunto il 42,9% sul Pil, ed è necessaria una semplificazione della tassazione”. “La Flat Tax ha detto Siri (coordinava il giornalista del Sole24 Ore Gianni Trovati), è più semplice e più equa: 15 % per tutti, ovvero pagare meno e pagare tutti, con le deduzioni fiscali che garantiscono la costituzionalità del progetto.

Ci vuole una riforma del fisco, ma manca un’idea coraggiosa; e non solo abbassare, ma anche semplificare. Il nostro obiettivo- ha detto Siri-  è mettere nelle tasche degli italiani 48 miliardi di euro che possono essere destinate alle spese, facendo così ripartire i consumi di un Paese che è fermo da 8 anni, e che ha perso 10 punti di Pil. Le obiezioni a questo sistema- ha ribadito- sono come sempre di carattere ideologico e per questo la contrarietà o il favore ad un progetto come la Flat Tax ha un problema, che è il pregiudizio. Noi vogliamo superarlo presentandone contenuti e  numeri. Noi pensiamo che questa rivoluzione sia possibile; non è la rivoluzione francese ma copernicana, che è una rivoluzione di pensiero. I tempi devono essere maturi per ogni evoluzione, e adesso il momento è quello giusto.

Noi pensiamo alle “famiglie fiscali”, ovvero è la famiglia ad essere contribuente.  Da Equitalia è possibile recuperare  almeno il 10% dei 650 miliardi recuperabili con una “pace fiscale”; inoltre tagli alla spesa e crescita del Pil perché ripartono i consumi. Ed infine inasprimento delle pene per gli evasori”.

Più cauto su queste proposte il prof. Daveri che si è detto concorde sulla riforma fiscale perché va semplificata la jungla delle detrazioni. “La Flat Tax- ha spiegato- è un imposta ad aliquota unica, un sistema che prevede di avere un unico scaglione di imposta anziché diversi: al 15 o al 20%, e comunque molto più basso dell’attuale. Il grosso problema della Flat Tax è come coprire questa riduzione delle tasse, che piacerebbe a tutti.

Certo va bene un sistema più semplice ma deve essere garantita la progressività, una soglia di spese e valutare le proposte in base alle soglie di esenzione. Dunque la domanda è: possiamo permetterci la Flax Tax? Dipende. Se non viene valutata correttamente la copertura, se si crea un buco di bilancio, c’è il rischio che i mercati giudichino severamente la politica del governo; se invece c’è una riduzione delle spese commisurata a quella delle entrate, va poi misurato chi ci guadagna e chi invece ci perde”. Per Daveri “allo stato attuale la Flat Tax non è attuabile, se non riducendo la spesa pubblica di alcune decine di miliardi, risultato che, fino ad ora, nessun Governo ha conseguito. Dunque meglio un graduale processo di riduzione delle imposte che va però attuato in modo sostenibile è assolutamente augurabile. Va fatto però in modo sostenibile e con riduzione della spesa pubblica”.

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