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Economia

Flc Cgil Piacenza, confermata Calza: «Formazione torni centrale nella contrattazione sociale»

Partito il congresso Spi: i pensionati Cgil sbarcano su Facebook e annunciano un portale dedicato agli anziani

“L'istruzione e la conoscenza sono le arimi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”. E' con una citazione di Nelson Mandela che Manuela Calza ha chiuso la sua relazione al congresso provinciale della Federazione dei lavoratori della consocenza della Cgil. Il sindacato della scuola, FLC Cgil ha visto confermare proprio la Calza al timone della categoria all'unanimità: una categoria cresciuta in sia termini di rilevanza politica e sociale sul territorio piacentino sia in termini di iscritti, che oggi superano le 2.00 unità.

Nella suggestiva cornice della relais Scottina, il sindacato scuola Cgil ha dato vita ad un congresso molto partecipato passato dagli interventi del segretario generale Cgil di Piacenza, Paolo Lanna, e dall'intervento di Raffaella Morsia, regionale Flc Cgil, piacentina, che ha preceduto Calza proprio al sindacato della conoscenza in via XXIV Maggio. “La formazione e la conoscenza ritornino centrali anche in ambito della contrattazione sociale e territoriale” è stato l'auspicio della Calza alla platea, composta da insegnanti di ogni ordine e grado, ricercatori e precari.

“Occorre una più forte azione vertenziale territoriale per contrastare l'indebolimento e la dequalificazione dell'istruzione pubblica prodotto di tagli, cercando di ottenere risultati per ampliare e migliorare l'offerta formativa. In particolare – ha detto Calza – credo che la Cgil debba a tutti i tavoli territoriali di contrattazione individuare come priorità il miglioramento della qualità dell'istruzione, sollecitando l'aumento di risorse destinate ad una pianificazione dell'offerta formativa rispondente ai bisogni del territorio, da qui all'erogazione a basso costo di servizi di supporto al diritto allo studio: dalle mense ai trasporti degli studenti”.

Ieri è stata anche la volta del primo della tre-giorni di congresso del sindacato pensionati, Spi Cgil di Piacenza. La categoria più rappresentativa della Cgil piacentina con oltre 16mila iscritti. Momenti pregnanti dell'assemblea, la relazione del segretario Tamer Favali, che si è reso disponibile ad un secondo mandato (nel caso, sarà il direttivo di sabato a confermalo). Favali ha presentato una relazione “anomala” fatta di 32 slide con numeri e considerazioni politiche attorno al sistema previdenziale e al sistema economico e sociale piacentino. Favali ha spronati i pensionati in sala a sentirsi “cittadini, non ex lavoratori. Da qui parte una visione di cittadinanza attiva che si regge sul concetto di chi non sa, non è”. Proprio per queste ragioni lo Spi ha lanciato un progetto di comunicazione che passa dalla presenza del sindacato dei pensionati sui social network, Facebook e Twitter e l'avvio di una pubblicazione digitale dedicata ai pensionati dal titolo Una Certa Età, diretta dal giornalista Mattia Motta. Nel corso dell'assemblea ha portato il suo saluto l'assessore all nuovo Welfare del Comune di Piacenza, Stefano Cugini e i segretari di Fnp e Uil, Luigi Ferrari e Daniele Libè.

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