Gorgonzola: un libro di ricette per celebrare la storia imprenditoriale della famiglia Leonardi

Un libro di ricette per celebrare la straordinaria storia imprenditoriale della famiglia Leonardi che, a Novara, con la Igor, ha reso celebre nel mondo questo straordinario formaggio Dop, uno dei tanti vanti di qualità di un paese che, nonostante la crisi, può contare ancora su un settore agroalimentare che non arretra, ma anzi conquista nuove fette di mercato soprattutto all’estero, nonostante la concorrenza dell’agropirateria che gli sottrae miliardi di fatturato. Così per sottolineare questo successo, si è svolto presso la Sala Collina del Sole 24 Ore a Milano, un incontro, coordinato dal noto giornalista enogastronomo Edeoardo Raspelli, dedicato a questo straordinario Dop ed al suo Consorzio di cui è vicepresidente Fabio Leonardi amministratore delegato della Igor che è diventata, negli anni, leader mondiale di questa produzione.

"La storia di Igor- è stato ribadito- è quella di una famiglia unita (papà Gianvittorio, mamma Ivana ed i fratelli Lara, Maurizio ed appunto Fabio), che ha avuto- ha detto Fabio- coraggio imprenditoriale, forte attaccamento al lavoro, che ha unito innovazione tecnologica e tradizione, utilizzando sempre materia prima selezionata, nella costanza produttiva. Ora se ne deve estendere ed aumentare l’utilizzo in cucina ma soprattutto- ha chiesto Fabio- il sistema- paese deve farsi carico della sua difesa di qualità contro la leale concorrenza di produzioni fasulle all’estero che sviliscono con le loro produzioni, quelle dell’Italian style agro-alimentare” 

“Questi imprenditori- ha spiegato Lello Naso caporedattore del Sole 24 Ore- sono gli eroi del nostro tempo che devono combattere contro un eccesso di burocrazia tutto italiano, senza una difesa istituzionale contro le truffe alimentari perpetrate all’estero ma anche in Italia”. “Per questo- ha ribadito Raspelli prima della presentazione del libro di ricette “Gorgonzola My Love”, se è vero che dobbiamo adattarci alla globalizzazione alimentare, dobbiamo però sapere cosa mangiamo!”