San Raffaele, nel Cda entra Gotti Tedeschi: il salvataggio del Vaticano
Il Vaticano s'inserisce nell'opera di risanamento della struttura di don Verzè con l'investimento di 200 milioni di euro. Per far questo mette 4 uomini chiave nel Cda, tra cui Gotti Tedeschi (Ior)
C'è anche il piacentino Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello Ior, la banca vaticana, tra gli uomini che andranno a far parte del Cda del San Raffaele a Milano. Infatti la Santa Sede corre in soccorso dell'ospedale milanese, in una situazione finanziaria non facile: per la struttura di don Luigi Verzè sono in arrivo all'incirca duecento milioni di euro.
Nella nota del Cda dello scorso 30 giugno era già stato espresso l'interesse del Vaticano: "Il presidente ha informato il Consiglio - veniva detto - del vivo interesse manifestato dalla Santa Sede nel processo di risanamento in corso e nella gestione delle attività ospedaliere, sanitarie e di ricerca". L'accordo d'investimento, però, prevede una condizione. Ovvero la designazione, da parte di Roma, di quattro membri del Cda dell'ospedale, avendo così il controllo della maggioranza. I nuovi manager saranno nominati venerdì 8 luglio.
GLI ALTRI MEMBRI - Oltre a Ettore Gotti Tedeschi, presidente del potente Ior (Istituto opere religiose), la banca vaticana entreranno nel Cda Giuseppe Profiti, ospedale Bambin Gesù; l'ex ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick e Vittorio Malacalza. L'ufficialità dell'accordo, comunque, verrà data solo venerdì 8 luglio. Rimarrà in piedi il piano di ristrutturazione finanziaria elaborato da Bain e Borghesi Colombo. Ettore Gotti Tedeschi, da presidente dello Ior, era finito nel mirino della magistratura per presunte omissioni legate alla violazione delle norme antiriciclaggio.