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Economia

Gran Premio dell'Ortrugo ai blocchi di partenza, oltre 40 le etichette in gara

Domani sera la prima selezione da parte della commissione Fisar

E’ ai blocchi di partenza l’ottavo Gran Premio dell’Ortrugo, il concorso organizzato da Coldiretti Giovani Impresa in collaborazione con il Consorzio Agrario Terrepadane per promuovere il vitigno autoctono piacentino. La commissione Fisar si riunirà infatti nella serata di domani per la prima degustazione degli oltre 40 vini in gara. Ad annunciarlo è Coldiretti Giovani Impresa di Piacenza nel sottolineare che i sommelier analizzeranno i vini dal punto di vista sensoriale decretando le etichette finaliste che verranno successivamente degustate e votate in due serate dalle giurie popolari.

“Presente nella “Cantina dei vini salvati dall’oblio” una mostra realizzata da Coldiretti Emilia Romagna a Cibus, spiega Dario Panelli, responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Piacenza, l’Ortrugo è senz’altro tra i vini bianchi, il più caratteristico della zona. Nasce dal vitigno omonimo, tipico ed esclusivo del piacentino che fino ad alcuni decenni fa veniva utilizzato principalmente come uva da taglio. Apprezzato da buyer e giornalisti esteri ospitati in occasione dei diversi incoming, oggi è il vitigno a bacca bianca più rappresentativo come ettari piantati insieme alla Malvasia con una produzione di circa 4 milioni di bottiglie.”

“L’ottava edizione del concorso di Coldiretti, racconta il segretario di Giovani Impresa, Alessandro Belli, vedrà, dopo la selezione da parte della Fisar, una prima votazione pubblica il 24 giugno in Piazza Cavalli durante la quale, dopo le degustazioni, verrà decretato il vincitore del premio Terrepadane per poi approdare alla serata conclusiva del 13 luglio dove, presso l’Agriturismo Casa Nuova, in occasione de “La Festa” di Coldiretti Giovani Impresa, verrà proclamato il vincitore del concorso.”

Il nome Ortrugo, fa sapere Coldiretti Piacenza, deriva da “Altruga o Artruga” che in dialetto piacentino significa “l’altra uva”, infatti in passato veniva vinificato insieme ad altri vitigni a bacca bianca e quasi mai da solo. Grazie alla lungimiranza di alcuni produttori, che cominciarono a vinificare l’Ortrugo, venne riscoperto come vino agli inizi degli anni ’70, ottenendo un prodotto che ancor oggi riscuote un notevole successo anche al di fuori dei confini regionali. Questo rinnovato interesse ha permesso di ottenere, agli inizi degli anni ’80, la Denominazione di Origine Controllata. L’Ortrugo è diffuso principalmente come vino frizzante e spumante, ottimo da aperitivo in abbinamento ai prodotti piacentini è tipicamente estivo, decisamente beverino con un retrogusto un po’ amarognolo.

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