rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

I sindacati si mobilitano per correggere la legge di bilancio

Le richieste di Cgil, Cisl e Uil: rinnovare i contratti del pubblico impiego, maggiori spese nella sanità, blocco dell’età pensionabile. Molinari: «Tutelare i lavoratori del Centro per l’impiego di Piacenza»

Un presidio sabato 14 ottobre dalle 10 alle in piazza Duomo, all’angolo di via Chiapponi. A questo si aggiungerà un confronto con la prefettura, previsto per quella mattinata. Cgil, Cisl e Uil vogliono riportare l’attenzione su giovani, occupazione, politiche per il lavoro che «continuano a mancare in questo Paese». «L’anno scorso abbiamo ottenuto qualcosa dal confronto con il Governo – spiega il segretario provinciale Cgil Gianluca Zilocchi -, ma tante questioni sono rimaste aperte. Abbiamo allargato la platea della 14esima e alzato la soglia della no tax area. La fase 2 di quel confronto con il Governo non è arrivata a buon fine. Da quel tavolo sono arrivate risposte deboli. La legge di bilancio dovrebbe stanziare 4-5 miliardi di euro per le istanze che suggeriamo, il Governo pensa di impiegare nella prossima Legge di Bilancio 1,5 miliardi». La Cgil avanza alcune richieste, condivise da Cisl e Uil. «I dati sull’occupazione giovanile fotografano solo lavoro a termine, precario. Chiediamo di rafforzare la spesa sulle voci sanitarie – sotto la media europea nel rapporto tra spesa e Pil – perché i bisogni avanzano. E chiediamo di rinnovare i contratti nazionali del pubblico impiego (bloccato da 9 anni). È giunto il momento di restituire a chi ha dato tanto in questi anni». Zilocchi sottolinea anche il bisogno di una maggiore attenzione pensionistica nei confronti delle donne impegnate in attività di cura.

«La nostra vertenza parte dal 2016 – ha proseguito il segretario aggiunto Cisl Parma-Piacenza Marina Molinari -.  Nell’ultimo anno qualche risultato c’è stato. I nostri patronati hanno trattato molte pratiche di “Ape social” – soprattutto sul lavoro usurante, settore edile e facchinaggio -, e tanti sono stati i lavoratori precoci che hanno ottenuto un anticipo della pensione. Però le questioni aperte erano tante, alcune mancano all’appello. Le risorse a disposizione non garantiscono neanche il blocco del meccanismo dell’allungamento dell’età pensionabile. Se non si interviene subito nel 2019 si avrebbe un accesso prolungato al pensionamento, innalzato ai 67 anni. È un meccanismo che va fermato, diversi parlamentari stanno facendo pressing a questo devastante meccanismo che porta i lavoratori a inseguire una meta che non arriva mai».

I centri per l’impiego sono un’emergenza anche locale. «A Piacenza tutta la sua attività è portata avanti da lavoratori che hanno ricevuto un appalto dalla Regione: i loro contratti stanno scadendo e non riceviamo alcuna comunicazione dalla Regione sulla continuità di queste attività. Riteniamo che la formazione dei lavoratori offerta dai Centri sia fondamentale». «Proprio ieri – ha concluso Molinari - Tito Boeri, presidente Inps, ha rimarcato l’evasione da 11 miliardi di euro all’anno sulle contribuzioni del lavoro dipendente, in prevalenza nel settore degli appalti. È qua che potremmo trovare le risorse».

«Dobbiamo dare forza – ha spiegato Enrica Sozzi della Uil - a questa trattativa con il Governo. Negli ultimi 20 anni abbiamo continuato ad allungare la vita media del mercato del lavoro. Come si fa a svolgere determinati lavori a certe età? Ci sono professioni usuranti o che meritano aggiornamenti. Per dare occupazione ai giovani bisogna togliere dal lavoro i pensionati. Questi parametri di allungamento dell’età pensionabile sono da fermare. E l’anno scorso i dati ci dicono che la vita media si è fermata e accorciata nel nostro Paese. Ed è una vergogna che ci siano ancora i blocchi ai lavoratori pubblici: sono quelli che garantiscono la continuità dello Stato».

 «In tutti e i 48 comuni del Piacentino – ha ribadito Pasquale Negro della Uil - si dice che il Governo dà sempre meno agli enti locali. Da Roma non arriva niente ai comuni e i servizi vengono rivisti. Da Roma si devono mettere una mano sul portafogli». «Dei 9 Paesi europei – ha commentato anche Luigi Baldini dei Pensionati Cgil - che hanno fondato l’Ue, siamo quelli che spendono meno in sanità. Questi mancati investimenti hanno fatto diminuire, in modo violento, l’età media di vita. Quindi è ingiusto aumentare l’età pensionabile che alimenta uno scontro generazionale. E nel frattempo è ripartita da quest’anno l’inflazione: non possiamo andare avanti facendo una patrimoniale sui pensionati».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I sindacati si mobilitano per correggere la legge di bilancio

IlPiacenza è in caricamento