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Economia

«Il futuro dell’agricoltura di precisione? Il telerilevamento con i nuovi satelliti»

Il professor Ermes Frazzi docente della Cattolica fa il punto sulle nuove tecnologie: «Garantiranno maggiori rese, qualità e eco-sostenibilità». I droni invece, troppo costosi, rischiano di finire in pensione

Il futuro dell’agricoltura? Quella di precisione, che aumenta i raccolti, garantisce la qualità, tutela l’ambiente. E’ basata sul telerilevamento satellitare che negli anni è divenuto sempre più preciso ed oggi è in grado di fornire dati particolareggiati sulle necessità idriche, sulla natura del terreno, sui fabbisogni di concimazione e di trattamenti. Anche i droni andranno in “pensione”, nel senso che il loro utilizzo potrà essere ancora valido, ma solo per zone piuttosto delimitate, per esempio i vigneti, ma al resto ci penserà il satellite ed i relativi software, perché sui droni è troppo costoso installare tecnologie sofisticatissime; i satelliti hanno un unico limite, la nuvolosità, ma proprio per la loro natura le nuvole passano via velocemente.

A Piacenza, all’Università Cattolica, c’è un Istituto, quello di Genio rurale, che da anni si occupa di queste problematiche: i risultati di queste ricerche sono stati pubblicati in oltre 20 articoli scientifici su riviste italiane ed estere. In particolare uno specifico filone di ricerca è quello del telerilevamento applicato all'agricoltura di precisione che il prof. Ermes Frazzi (in foto) docente di Costruzioni Rurali e Territorio, ha coordinato, sia come direttore del CRAST (Centro Ricerche Analisi geoSpaziali e Telerilevamento dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza), sia come responsabile scientifico del CITIMAP (Centro per l'Innovazione sull'impiego del Telerilevamento nell'Industria Meccanica per l'Agricoltura di Precisione) che ha sede alla Tadini di Gariga. Nell'ambito di questo Centro, istituito dalla Regione Emilia-Romagna all'interno del programma di innovazione tecnologica rivolto al settore industriale, sono state condotte ricerche che hanno permesso di mettere a punto nuovi indici di vegetazione per valutare, attraverso foto satellitari, il fabbisogno di azoto e di acqua di alcune colture agrarie come mais, bietola e pomodoro. Un secondo passo è stato quello di realizzare mappe di prescrizione ottenute da foto telerilevate per il funzionamento in automatico di macchine a rateo variabile. Questo sia per quanto riguarda l'impiego di azoto, sia per quanto concerne l'impiego di acqua per l'irrigazione. Fondamentale, a questo riguardo, anche il contributo del dott. Massimo Vincini.

image001-5-3“I nostri territori-ha ribadito Frazzi- nel corso di numerosi interventi nel corso di convegni- sono cambiati, troppo; la nostra pianura in tempo così diversificata, è stata stravolta da una marea di capannoni industriali e dalla monocultura che, in talune vaste aree, è divenuta predominante. E’ dunque essenziale, anche in ottemperanza alle indicazioni della nuova Pac, tornare a sistemi ecocompatibili basati sulla biodiversità e sulla despecializzazione produttiva, con l’agricoltura che deve adattarsi al terreno e non il contrario”. Con il rateo variabile si risparmieranno tante risorse oggi messe a dura prova. L’acqua, ad esempio: leggendo, con il telerilevamento, la geodiversità di un terreno, si conosceranno i punti dove la terra trattiene più acqua e dove invece c’è maggior dispersione”.

A breve, l’Agenzia spaziale europea, che ha messo in orbita già diverso satelliti dotati di sofisticatissime apparecchiature, renderà gratuite le mappe e gli agricoltori potranno vedere lo stato del loro terreno. Basterà sottoscrivere un abbonamento, immettere le proprie coordinate e, per esempio, da Google, scaricare le mappe relative alla propria azienda, scoprendo quali sono i punti deboli dei propri terreni.

I mezzi agricoli di nuova generazione sono ormai tutti dotati di Gps ed in grado di leggere mappe elettroniche: si potrà dosare l’acqua necessaria per irrigare, utilizzare  fitofarmaci mirati, i concimi più adatti; sulle viti, ad esempio, si potrà scoprire quali aree producono un’uva migliore e quali no. In abbinamento con la raccolta meccanica si potrà procedere nello stesso vigneto con raccolta separata, con due cassoni differenti per diversificare il prodotto, perché, com’è noto, se mescoliamo uva buona e meno buona, dove per esempio, il vigore vegetativo è differenziato. C’è il rischio, mescolando, di deprezzare anche il vino più buono.

“L’acqua è una risorsa strategica, ma oggi l’agricoltore ha pochi stimoli per risparmiarla: se si pagasse in base all’effettivo consumo, e non con semplici turnazioni irrigue, si porrebbe maggiore attenzione. Se si utilizzano tecnologie così avanzate, in base all’effettivo fabbisogno, si potrebbero superare molti problemi perché l’agricoltura deve poter aumentare la produttività senza intaccare le risorse strategiche dell’eco-sistema agrario”.

La tecnologia sta compiendo, e continuerà a farlo, passi da gigante. Anni fa i rilevamenti con il drone si effettuavano su 150-200 m. con un grado di risoluzione molto preciso;il satellite li faceva da 800 Km e quindi con precisione inferiore. “Negli ultimi anni- precisa Frazzi- il grado di risoluzione sia geometrico che spettrale (rilevazione della radiazione solare riflessa dalla superficie), è divenuto estremamente raffinato. Ogni prodotto (come mais o pomodoro per esempio) ha una propria “firma” spettrale che ne rivela caratteristiche e necessità. Questa perfezione costa troppo per un singolo drone, mentre il satellite è in grado di assicurarla”.

Quindi un’agricoltura di precisione, supportata cioè dal telerilevamento,unitamente a tutte le tecnologie, dalla semina, alla fertilizzazione, al raccolto, oggi si è in grado di assicurare agli imprenditori agricoli, minori costi produttivi, ma anche maggior tutela dell’ambiente, ovvero quella sostenibilità che è uno degli assi portanti della nuova Pac. Da tempo Citimap società consortile con sede alla Tadini, di concerto con Regione ed Università, porta avanti questo innovativo tipo di agricoltura che consente di ottimizzare ogni momento colturale, dall’irrigazione,alla fertilizzazione, all’uso dei liquami, insomma azioni mirate che la tecnologia satellitare consente oggi, nel momento in cui l’aspetto dei costi diventa prevalente, anche per affrontare i nuovi mercati.

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