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Il vicepresidente della Regione Donini: «Con il Polo del ferro Piacenza cuore della logistica sostenibile»

Così si è espresso il vicepresidente dell'Emilia Romagna e assessore ai Trasporti, nel corso della sua visita alle strutture logistiche nella provincia piacentina, iniziata con quella a Piacenza Intermodale, accolto dal sindaco Patrizia Barbieri, dai consiglieri regionali Katia Tarasconi e Fabio Callori e dall’assessore all’Urbanistica e territorio Erika Opizzi

«Con la realizzazione del Cluster intermodale dell’Emilia Romagna e la creazione del Polo del ferro, Piacenza è il cuore di un sistema regionale che mira allo sviluppo di trasporti a basso impatto ambientale, all’aumento del traffico di merci da gomma a ferro, alla crescita di nuovi servizi per valorizzare il complesso dei punti intermodali del territorio e aumentare così la competitività dell’economia della regione e dell’intero Paese». Così si è espresso il vicepresidente dell'Emilia Romagna e assessore ai Trasporti, Reti Infrastrutture Materiali e Immateriali, programmazione territoriale, Raffaele Donini nel corso della sua visita alle strutture logistiche nella provincia piacentina, iniziata con quella a Piacenza Intermodale, accolto dal sindaco Patrizia Barbieri, dai consiglieri regionali Katia Tarasconi e Fabio Callori e dall’assessore all’Urbanistica e territorio Erika Opizzi. I lavori partiranno a settembre. 

Polo1-2«Il ruolo della Regione per lo sviluppo di una logistica sostenibile è fondamentale, siamo concentrati per aumentare la quota di traffico su ferrovia che ora si attesta sui 19 milioni di tonnellate e che già supera quella di 15 milioni raggiunta negli anni pre-crisi. La collocazione della nostra regione è strategica per tutta l’Europa e quindi è doveroso sostenere chi investe per innovare. Piacenza è leader, capitale “naturale” della logistica e noi siamo impegnati con le istituzioni locali. Si tratta di un nuovo, virtuoso esempio di condivisione tra pubblico e privato in Emilia Romagna, che conferma ancora una volta come la collaborazione e il fare insieme, siano la strada giusta in questa sinergia pubblico-privato per la costruzione del Polo del ferro, è un modello di crescita sostenibile per dare un ulteriore slancio ad un’economia come la nostra che registra il primato per quota di export pro-capite e che ha bisogno di filiere logistiche e punti di scambio efficienti per aumentare l’attrattività delle imprese e sviluppare ancora di più un comparto che già ora ha un impatto sostanziale per la creazione di posti di lavoro e per la crescita dell’intero territorio».

Concetti pienamente condivisi dal sindaco Barbieri che è stata attivissima in questa partita per dare concreta realizzazione al Polo del Ferro che Piacenza attende da anni e che «consideriamo un progetto strategico per il territorio. Poter contare su questa superficie aggiuntiva significa rendere possibile l’espansione del fascio di binari dai quattro attualmente previsti a un massimo di dieci, agevolando la conseguente delocalizzazione dello scalo merci ferroviario, il cui trasferimento dalla stazione libererebbe spazi significativi». «La realizzazione del Polo del Ferro - soggiunge il sindaco - significa compiere un passo determinante per lo sviluppo sostenibile del territorio. Da una parte, favorendo l’utilizzo dei binari come forma concorrenziale e più ecologica di trasporto delle merci, si alleggerisce il traffico stradale contribuendo a ridurre una delle cause primarie di inquinamento, dall’altra, si qualifica il nostro Polo logistico come sistema di servizi all’avanguardia, accrescendone l’attrattività. Qui ci sono notevoli professionalità che vi operano e questa pianificazione e strategia logistica, va supportata con tutte le adeguate infrastrutture che necessitano. E’ una logistica sostenibile, strategica per il territorio che darà un imput fondamentale al nostro sviluppo economico».

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