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Economia

Iren Ambiente in cattedra in Cna su gestione e trattamento dei rifiuti

L’Italia è il Paese che detiene il non invidiabile primato per i numerosi adempimenti burocratici posti a carico di chi fa impresa e produce beni e servizi: tra questi, anche quelli relativi alla gestione e al trattamento dei rifiuti di aziende e uffici

L’Italia, nell’ambito dell’Unione Europea, è il Paese che detiene il non invidiabile primato per i numerosi adempimenti burocratici posti a carico di chi fa impresa e produce beni e servizi. Tra questi, ci sono anche quelli relativi alla gestione e al trattamento dei rifiuti originati si dall’attività produttiva all’interno di aziende e uffici.

Per fare il punto della situazione e cercare di far luce su un settore caratterizzato da normative non sempre di facile interpretazione, CNA Piacenza ha organizzato un seminario informativo, intitolato “Adempimenti gestione rifiuti”, che ha visto al tavolo dei relatori - introdotti dal Direttore di CNA Piacenza, Enrica Gambazza, e dalla Responsabile di CNA Ambiente e sicurezza Giuseppina Tagliafichi - Valter Agosti e Luca Fermini di Iren Ambiente.

«La prima cosa da fare - hanno evidenziato i tecnici di Iren - è quella di procedere alla codificazione e alla classificazione di un rifiuto, operazione che può essere fatta analizzando le schede tecniche delle materie utilizzate per generare il prodotto da cui il rifiuto stesso è derivato. Questo processo permette di assegnare al rifiuto un Codice Cer e quindi di classificarlo come “pericoloso assoluto”, “non pericoloso in assoluto” oppure “speculare”. In base a tale classificazione va allestito il cosiddetto deposito temporaneo all’interno dell’azienda, dove i rifiuti saranno suddivisi, appunto, per tipologia prima della loro raccolta da parte di chi si occuperà delle successive fasi di trasporto e di smaltimento».

Prima di spostare l’attenzione sulle varie documentazioni necessarie per procedere alle fasi di trasporto e di smaltimento dei rifiuti, l’incontro si è animato attraverso l’analisi di casi pratici proposti dai numerosi artigiani e imprenditori presenti.

«Anche la parte relativa alla documentazione ha molta importanza, perché le normative prevedono in quest’ottica vari adempimenti specifici per consentire la tracciabilità dei rifiuti. Il produttore di rifiuti infatti - hanno continuato i tecnici di Iren - ha l’obbligo di verificare le autorizzazioni non solo del trasportatore ma anche dell’impianto che si occuperà della successiva fase di recupero o di smaltimento dei rifiuti. E’ prevista la compilazione di un formulario di identificazione dei rifiuti, compilato secondo le indicazioni previste dalle attuali normative, ma anche, a seconda delle tipologie delle attività produttive, di un registro di carico-scarico che deve contenere le indicazioni relative alle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti».

Nel corso dell’incontro è stato anche ricordato il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti 2.0 che, probabilmente dal prossimo anno, sostituirà il Sistri definitivamente abrogato nei mesi scorsi.

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