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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

La Maserati, uno dei simboli dell’eccellenza del made in Italy di qualità

E' stata proposta agli studenti della facoltà di Economia e giurispruedenza una lezione in cui sono intervenuti due manager della nota casa automobilistica per il ciclo di incontri “Strategia e Organizzazione Aziendale”

E’ uno dei simboli del made in Italy, dove si fondano creatività, passione, eleganza: è la Maserati, storico marchio italiano, un brand straordinario conosciuto in tutto il mondo che sta riaffermando, dopo un periodo di difficoltà e successivo riassetto societario, un sempre più consolidato rilancio, grazie anche ad un notevole export in Usa, Cina, Giappone, Corea del Sud, con una produzione, dal design alla realizzazione su strada, che è completata interamente e da sempre in Italia, anche perché, dal 1 novembre 2013, le Officine Maserati Grugliasco sono confluite in Mirafiori Plant, dando così il via alla nascita del polo del lusso e dell'eccellenza di Torino.

A parlarne agli studenti dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, presso l’aula Gasparini, nell’ambito del ciclo di incontri con le aziende e i professionisti “Strategia e Organizzazione Aziendale” organizzato dalla professoressa Franca Cantoni della facoltà di Economia e giurisprudenza, sono intervenuti il piacentino Davide Baldini, responsabile customer care ed Enrico Billi, responsabile marketing prototto Quattroporte e Ghibli, con il concorso di Federmanager Piacenza.

«I valori del brand - hanno ribadito i due manager - sono passione per un’azienda tutta italiana e per il proprio lavoro, una piena partecipazione delle maestranze che comprende anche gli utili. Credenziali di qualità fondante su una vision di qualità e di eccellenza, non disgiunte da scelte imprenditoriali tese a penetrare in segmenti di mercato meno elitarie, pur sempre di lusso, che hanno prodotto un modello, la Ghibli, con un prezzo abbastanza competitivo all’interno di questa fascia di eccellenza, e che oggi la fa apprezzare in tutto il mondo e le consente di rivaleggiare con altri famosi marchi tedeschi, come Audi, BMW e Mercedes, tanto che la produzione è passata dai 6000 modelli del 2011 ai 36.000 del 2014».

I manager hanno illustrato la storia del marchio automobilistico, dalla sua fondazione, il 1 dicembre del 1914 a Bologna, dove è nato un marchio, la “Società anonima Officine Alfieri Maserati” che da momento ad oggi ha sempre rappresentato una parte importante della storia e della cultura dell’automobile sportiva.

Nel corso di quasi un secolo di vita si sono succeduti periodi ricchi di successi sulla pista e sulla strada e momenti di difficoltà che hanno contribuito a forgiare il carattere e la personalità dell’azienda.

Un’evoluzione sintetizzata nel record mondiale di velocità stabilito da Borzacchini nel 1929 a 246,029 Km orari, al campionato del mondo vinto da Fangio con la 250F nel 1957, fino ad arrivare al lancio della nuova GranTurismo da 405 cavalli avvenuto a Ginevra nel marzo 2007.

Si è dato spazio per i futuri manager della Cattolica anche allo sviluppo industriale con il trasferimento da Bologna a Modena, presso l’attuale stabilimento di viale Ciro Menotti, avvenuto nel 1940, e l’acquisizione da parte della Ferrari S.p.A., portata completamente a termine nel 1997: esempi di passaggi cruciali che hanno determinato evoluzioni importanti nelle strategie di sviluppo e nel lancio di nuove vetture che hanno fatto della Maserati un marchio che, nato in una dimensione locale, è diventato una grande realtà industriale internazionale presente in 43 Paesi nel mondo con il suo simbolo, un tridente stilizzato ripreso dalla fontana del Nettuno di Bologna. 

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