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Economia Villanova sull'Arda

Latteria sociale Stallone di Villanova: 70 anni al servizio della qualità

Si tratta di uno dei più importanti stabilimenti di lavorazione del formaggio Grana padano Dop della nostra provincia. La struttura, come ha ricordato il presidente Giancarlo Pedretti, nacque infatti nel 1946

​Con la santa messa celebrata all’interno del caseificio dove sono stati ricordati anche i soci scomparsi, hanno preso il via i festeggiamenti dedicati ai settant’anni della Latteria sociale “Stallone” di Villanova d’Arda, uno dei più importanti stabilimenti di lavorazione del formaggio Grana padano Dop della nostra provincia. La struttura, come ha ricordato nel suo breve discorso di saluto agli ospiti, ai soci ed alle autorità il presidente Giancarlo Pedretti, nacque infatti nel 1946 e fu una delle prime società cooperative sorte nel dopoguerra ad opera dell’imprenditoria locale. I precedenti presidenti furono Adolfo Tavani, Adolfo Cammi, Cesare Porcari, Ernesto e Giovanni Biselli e Rino Pedretti. L’attuale, Giancarlo Pedretti che proprio recentemente è entrato a far parte del Consiglio del Consorzio del Grana padano, è  altresì presidente del Consorzio Colat e di Fedagri Confcooperative Piacenza. Il suo vice è Efrem Pizzelli mentre fanno parte del Consiglio di amministrazione i fratelli Minardi, Biselli e Cignatta. Gli altri soci della cooperativa sono: De Giorgi, Battecca, Ribolla, Cammi, Copelli, Manuelli, Giorgio Minardi e Carla Facchini. “I nostri soci- ha ribadito Pedretti- sono il nostro valore aggiunto; non dobbiamo mai perdere l’entusiasmo e dobbiamo sempre guardare ad un futuro di crescita, con i giovani che rappresentano un patrimonio di continuità per la nostra cooperazione, una qualità costante garantita dal latte delle nostre stalle e dalla professionalità del nostro casaro Alberto Bonini ed il suo staff”. “E’questo- ha ricordato il dott. Paolo Jacopini- agronomo e “memoria storica” dell’agro-alimentare piacentino uno stupendo esempio di filiera completa, quella cooperazione che aggrega e migliora la produzione incarnata nella figura di Rino Pedretti, dei suoi predecessori e di chi prosegue la sua opera”. Dai 9.000 quintali di latte annui che venivano conferiti negli anni 40/50, oggi vengono lavorate e poi trasformate 15.000 Ton. annue di latte, circa 80-90 forme al giorno che vengono stagionate nel magazzino che ne può contenere fino a 25.000.  Lo stabilimento, negli anni si è dotato di tutti i più moderni strumenti di lavorazione, ampliando gradualmente le proprie strutture, nell’ottica di un aggiornamento tecnologico continuo, come con il nuovo impianto di rivoltamento completamente automatizzato, a temperatura controllata e l’ampliamento delle sale di salagione che consentono di sfruttare appieno la potenzialità degli affioratori che fanno affluire attraverso un sistema computerizzato il carico nelle caldaie con le ottimali potenzialità di grasso. L’aggiornamento tecnologico, pur nella più completa adesione ad una lavorazione sempre artigianale, è stato dunque continuo. Completamente rinnovata la gestione del software, ma anche diversi macchinari per la gestione del magazzino di stagionatura. Nella sala delle 28 caldaie è stato installato un “porta- fagotti” Simar, un robot automatizzato per gestire le forme appena prelevate dalle caldaie. Scorre su un binario soprelevato per il trasporto dei teli che contengono le cagliate; vengono agganciati, innalzati e trasportati sui banchi dove vengono collocati nelle fascere.Una tecnologie innovativa che consente di alleviare notevolmente la fatica dei casari e quindi la qualità del loro lavoro. Poi tutti a tavola, in conviviale unione, fino al taglio della torta di questo compleanno.

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