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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Milza: «In otto anni fatturato e addetti raddoppiati. Lascio una Confcoop in salute»

Dopo tre mandati e 12 anni consecutivi alla guida di Confcooperative Piacenza il presidente Francesco Milza non si ricandida. Lascia una realtà che dal 2006 a oggi ha raddoppiato il fatturato, passando dai 150 milioni di euro del 2006 ai 302 attuali, e anche gli addetti, cresciuti da 2400 fino a 4500

Dopo tre mandati e 12 anni consecutivi alla guida di Confcooperative Piacenza il presidente Francesco Milza non si ricandida. Lascia una realtà che dal 2006 a oggi ha raddoppiato il fatturato, passando dai 150 milioni di euro del 2006 ai 302 attuali, e anche gli addetti, cresciuti da 2400 fino a 4500.

«I numeri - spiega Milza - dicono che il bilancio è estremamente positivo. Nonostante gli anni di crisi che abbiamo dovuto affrontare, Confcooperative si è sviluppata in modo consistente e non per frutto del caso: abbiamo lavorato parecchio e i nostri modelli si sono rivelati vincenti». Nel corso dell’incontro in cui ufficializza la sua intenzione di non ricandidarsi, Milza precisa: «Lascio una realtà in salute a persone valide, competenti e capaci». Quindi, insieme con la direttrice di Confcoop Piacenza Nicoletta Corvi, prosegue la sua analisi: «Siamo cresciuti anche per le scelte fatte. A volte siamo stati costretti a sacrificare la redditività a favore dell'occupazione, ma è la base del nostro modello di cooperazione».

L'attuale presidente non si è mai tirato indietro di fronte ai problemi e in passato ha preso posizioni forti contro ad esempio quelle cooperative spurie che operavano nel mondo della logistica. «Abbiamo denunciato pubblicamente tutti i problemi, perché vedevo cosa stava succedendo e i danni che avrebbero potuto provocare a lavoratori, cooperative e soci. Complessivamente è un mondo che va monitorato, passi in avanti ne abbiamo registrati, ma c’è ancora tanto da fare anche sul nostro territorio».

Lunedì, alla presenza del Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, è in programma l’Assemblea che eleggerà il nuovo presidente provinciale al termine di un percorso avviato da mesi. All’ordine del giorno programmi e progetti per i prossimi 4 anni, nati dal confronto e dal dialogo fra le varie parti interessate sintetizzati in un documento che verrà discusso nella Sala degli Arazzi alla Galleria Alberoni. «Comprende temi come lo sviluppo economico, il nuovo welfare e soprattutto la legalità. Recentemente abbiamo partecipato a una raccolta di firme contro le cooperative spurie; minano la credibilità che ci siamo guadagnati nel corso degli anni. Ma analizzeremo anche la territorialità del modello organizzativo, perché il tema dell’area vasta ha già portato a un dibattito sentito ma anche ad azioni concrete». Gli argomenti di discussione sono parecchi, ed intensa è anche la voglia di sviluppare una nuova classe dirigente: «All’interno delle nostre cooperative abbiamo parecchi giovani, stiamo puntando su un nuovo gruppo che garantisca un futuro importante all'associazione».

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