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Economia

"Nuova vita all'ospedale", ecco le migliori idee emerse dal concorso di Confindustria

Al concorso per dare un futuro all'area dell'attuale ospedale hanno partecipato 32 progettisti per nove progetti

«Se uno degli obiettivi della Regione è quello di costruire un nuovo nosocomio a Piacenza, uno dei primi pensieri deve essere cosa fare del vecchio. Da un anno e mezzo stiamo lavorando a come migliorare la qualità della vita a Piacenza. Ci è venuto naturale riflettere sul recupero di questo “vuoto urbano”, uno spazio all’interno della nostra città. E ci siamo rivolti agli architetti». Così il presidente di Confindustria Alberto Rota, alla premiazione del concorso “Nuova vita all’ospedale” indetto dall'associazione degli industriali, dalla sezione piacentina dell’Ance con il patrocinio del Comune di Piacenza, dell'Ordine degli Architetti, dell’Ausl, della Camera di Commercio e del Politecnico di Milano.Il concorso per il futuro dell'attuale ospedale - IlPiacenza

Primi classificati sono stati Alberto Claudio Proserpio, Valentina Meroni, Giorgio Bosisio, Carlo Adriano Proserpio. "Il progetto . si legge nella motivazione - viene decretato vincitore in ragione della sua capacità di proporre convincenti strategie di trasformazione dell’area d’intervento coniugando elevata qualità degli spazi urbani, aperti e costruiti, con l’esigenza di valorizzare il patrimonio immobiliare esistente. L’identificazione di un disegno unitario del suolo, che definisce la continuità tra l’area ospedaliera oggetto del Concorso d’Idee e il circostante sistema degli spazi pubblici e del verde, anche esterno alle mura, determina un convincente inserimento del comparto all’interno del tessuto urbano unitamente a un adeguato bilanciamento delle destinazioni d’uso ipotizzate. Le suggestioni architettoniche proposte evidenziano riferimenti culturali non banali che possono valorizzare ulteriormente le rilevanti potenzialità di trasformazioni dell’area, coniugando interventi connotati da un linguaggio contemporaneo con la valorizzazione di un rilevante patrimonio storico, culturale e identitario". Il progetto prevede un polo della cultura e dell'innovazione tra i padiglioni novecenteschi e la corte del Santo Sepolcro con ampia biblioteca, sala studio, mediateca, sale riunioni, uffici per il co-working e un incubatore per start up. Previsto anche l'ampliamento del parco delle mura per valorizzare la cinta muraria rinascimentale, verso l'Arsenale e il nascosto Castello Visconteo. Nel progetto è contenuta anche la Casa della Salute di Piacenza. Per coprire le spese di demolizione dell'ospedale è poi indicata la realizzazione di una residenza nel verde, sfruttando il piano interrato come parcheggio. 

Secondi classificati Alessandra Brizzolari, Marco Cattivelli, Emilio Tirelli. "Il progetto è stato apprezzato per la sua visione fortemente innovativa in relazione alla possibilità di promuovere una radicale trasformazione delle destinazioni d’uso degli spazi oggetto di concorso, anche attraverso il riuso delle strutture esistenti e il coinvolgimento della popolazione residente. L’idea di introdurre tecnologie e pratiche produttive avanzate evidenzia la necessità che la città ha di ragionare sulle sfide che la contemporaneità pone in relazione all’identificazione di processi innovativi per la trasformazione urbana. In tale ottica il progetto evidenzia l’imprescindibile necessità che la città si doti di una visione strategica, capace di guardare al medio e al lungo periodo, provando ad innescare una riflessione sulle condizioni necessarie a garantire la sua prossima sostenibilità economica, ambientale ed ecologica".

Menzione speciale per Matteo Tagliafichi, Stefano Maggi, Stefano Nicoletti, Erik Raffaini. "Il progetto è segnalato in ragione dell’approfondita analisi dei luoghi e della scelta di valorizzare l’oggetto d’intervento attraverso interventi mirati, puntuali, misure. La qualità complessiva degli spazi architettonici di nuova formazione proposti si armonizza in modo pertinente con il delicato contesto di riferimento evidenziando come sia possibile procedere a un processo di riqualificazione urbana fondato sulla valorizzazione del patrimonio, architettonico ed ambientale, esistente".

La commissione era composta dalla prof.ssa Guya Bertelli, dal direttore generale dell’Ausl Luca Baldino, dal geometra Matteo Raffi (Ance Piacenza) e dal vicepresidente di Confindustria Maurizio Croci. Hanno partecipato 32 progettisti con nove progetti. «La commissione – ha spiegato Croci - è soddisfatta di tutte e nove le proposte. Al primo vanno 8mila euro, al secondo 2mila e al terzo una menzione. Sono progetti di massima e le idee sono tutte buone. Potrebbe essere una prima partenza per non lasciare un vuoto nel caso in cui l’ospedale si sposti». «Scelta non facile – ha commentato Bertelli -, erano progetti di alta qualità. Abbiamo premiato quelli che hanno risposto meglio ai requisiti del bando dal punto di vista funzionale e spaziale». Presente anche l’assessore Massimo Polledri. «È una bellissima avventura – ha detto - che Confindustria ha lanciato per Piacenza. Avete fatto bene a convocare i giovani e le idee. Piacenza deve fare squadra per rilanciare un’area importante come quella dell’attuale ospedale. Riconvertì terreni monacali per la salute dei piacentini. Se facciamo squadra questa città ha tutte le possibilità per fare un buon lavoro».

I progetti nei prossimi giorni saranno esposti al bar dell'ospedale, in seguito al Politecnico, per poi ritornare a Confindustria.

Il concorso per il futuro dell'attuale ospedale - IlPiacenza

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