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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Nuovi invasi idrici in Valnure, al via uno studio per individuare le aree idonee

Al lavoro il Consorzio di Bonifica di Piacenza: Creazione di un tavolo tecnico e cantieri in Appennino contro il dissesto. Progetti che creino delle infrastrutture in grado di rispondere alle necessità nel rispetto per l’ambiente»

Siamo entrati nella settimana che, secondo le previsioni, si prospetta come la più impegnativa, da un punto di vista climatico, rispetto a settimane, e stagioni, estive più o meno recenti.

Previsioni di temperature assai elevate e di persistente mancanza di precipitazioni riportano dunque la lente d’ingrandimento sul tema della siccità e della risorsa idrica. E il Consorzio di Bonifica di Piacenza è sempre di più in prima linea, in modo attivo e propositivo, su tale fronte.

Tutti i media, locali e nazionali, hanno posto il problema della mancanza di una captazione efficace dell’acqua piovana in periodi non segnati dalla penuria di precipitazioni. In sostanza la necessità di immagazzinare l’acqua quando c’è per usarla quando manca.

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza continua senza soste nella sua attività tesa a dare risposte per il breve e il medio/lungo termine.

Come? Procedendo in modo concreto con una soluzione tesa alla realizzazione di eventuali nuovi invasi idrici. Con una delibera del 17 luglio 2017 infatti è stato destinato un finanziamento per far compiere un’analisi geologica e idrogeomorfologica finalizzata all’individuazione di aree idonee per la realizzazione di invasi idrici in Val Nure.

Tale analisi andrà a completare un’indagine di qualche anno fa partita da altri territori del piacentino. Negli anni 2001 e 2002 infatti l’allora Consorzio di Bonifica Bacini Tidone e Trebbia aveva commissionato un’analisi per l’individuazione di un’area idonea alla realizzazione di invasi in Val Trebbia.

Dunque accanto ad interventi immediati per mitigare il problema, c’è nel Consorzio di Bonifica di Piacenza una decisa volontà di collaborare con i soggetti interessati, per l’individuazione di progetti che creino delle infrastrutture in grado di rispondere alle necessità nel rispetto per l’ambiente. E’ sempre dei giorni scorsi infatti (13 luglio 2017) la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico comune in grado di dare risposte amministrative–giuridiche, oltre che tecniche, non solo per far fronte ad un’immediata necessità di acqua ad uso civile ed agricolo, ma per trovare una soluzione stabile che risolva il problema. Il gruppo è promosso, oltre che dal Consorzio di Bonifica di Piacenza, da Iren, Coldiretti, Confagricoltura e Co.Sil (Consorzio Servizi Infrastrutture e Logistica Piacenza).

Sull’altro importante fronte invece, quello relativo alle opere di sicurezza territoriale contro il dissesto dell’Appennino, sono 40 gli interventi previsti nel nostro territorio. La maggior parte di tali interventi sarà finanziata da apporti cospicui derivanti dalla riscossione, nelle aree montane, del contributo di bonifica. I lavori, che saranno realizzati quest’anno, riguarderanno il presidio di torrenti e fossi minori, il consolidamento dei versanti della montagna, la manutenzione della vegetazione lungo i corsi d’acqua, delle strade e degli acquedotti di bonifica in diverse località in vari comuni di Piacenza.

Non da ultimo prosegue l’azione del Consorzio di Bonifica di Piacenza per sensibilizzare ad un uso responsabile dell’acqua: proprio in questi giorni infatti il Consorzio sta mettendo a punto una serie di proposte didattiche per le nuove generazioni per una nuova cultura della gestione idrica.

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